La International Trade Commission (ITC), l’Autorità che si occupa dell’importazione dei prodotti negli Stati Uniti, ha decretato un bando di alcuni dispositivi prodotti da Apple a causa della accertata violazione di brevetti di proprietà di Samsung riguardanti la trasmissione di dati su reti CDMA.

Nella lunga guerra a colpi di parcelle degli avvocati che sta coinvolgendo i due giganti della tecnologia – una guerra che potremmo definire di portata storica – e che è culminata nel bando dei prodotti Samsung alla fine della scorsa estate con una mega-multa da 1 miliardo di dollari, poi ridotti, finora era sempre stata la società coreana a subire.

Non solo multe e bandi, ma anche accuse piuttosto pesanti sia da parte delle società concorrenti sia da parte di elementi esterni come giornalisti, analisti e commentatori riguardo il suo utilizzo di brevetti cosiddetti “standard essential”, ovvero quei brevetti essenziali per un certo standard il cui utilizzo deve essere quindi concesso a chiunque lo richieda. Per fare un esempio attinente con il caso, per creare un prodotto compatibile con le reti 3G è necessario pagare tutti i possessori di brevetti su questo standard. I pagamenti prevedono solitamente cifre molto ridotte ed uguali per tutti: per questo si parla di termini “FRAND” (Fair, Reasonable And Non-Discrimnatory; ovvero termini equi, ragionevoli e non discriminatori).

Samsung è stata accusata durante questo processo di non rispettare questi termini a causa delle richieste giudicate da molti eccessive, oltre al fatto che solitamente i brevetti coperti da termini FRAND non vengono utilizzati per chiedere bandi proprio a causa della loro condizione particolare di brevetti che devono essere concessi a tutti senza discriminazioni.

L’ITC ha tuttavia ritenuto opportuno dare ragione a Samsung, decretando il divieto per Apple di importare “dispositivi di comunicazione, dispositivi portatili per la riproduzione di musica e la processazione di dati, e tablet computer” che infrangano i brevetti.

I dispositivi interessati dal bando sono iPhone 4, iPhone 3GS, iPhone 3, iPad 3G e iPad 2 3G commercializzati dall’operatore AT&T. Negli USA prevale la personalizzazione dei terminali da parte degli operatori, che include anche cambiamenti hardware come la possibilità di operare solo su certe frequenze in modo da limitare la possibilità di usare i terminali su altre reti. Per questo motivo sono stati banditi solo questi dispositivi, ma Samsung si è riservata il diritto di estendere l’azione legale agli altri dispositivi dello stesso tipo.

I nuovi iPhone utilizzano dei moduli radio prodotti da Qualcomm, la quale è in accordi con Samsung e “protegge” tutti i dispositivi che utilizzano i suoi chip.

Apple ha 60 giorni di tempo per sperare in un intervento del Presidente degli Stati Uniti che blocchi il decreto. Passato questo lasso di tempo senza interventi da parte della Casa Bianca, il bando entrerà a regime.

Via