Il noto sviluppatore Chainfire ha pubblicato su Google+, attraverso il suo profilo, alcune novità che non sono per niente piacevoli.

L’argomento è la suite di sicurezza di Samsung KNOX. A quanto pare, il creatore di SuperSu, avrebbe scoperto che KNOX adoperi un eFuse per tener traccia delle volte in cui un dispositivo è stato alterato. Samsung potrebbe utilizzare i dati proveniente da KNOX, quindi, per respingere il ricorso al servizio di assistenza durante la garanzia dando come motivazione “danni hardware provocati dall’utente”.

Chainfire, per evitare che ciò accadesse, già precedentemente aveva realizzato un’applicazione che potete trovare sul Google Play chiamata Triangle Away. Questa permette di resettare un contatore che già teneva traccia di quante volte si flashava una ROM diversa da quella stock ma a quanto pare non funzionerebbe contro il nuovo sistema di sicurezza del colosso coreano.

Chainfire promette di tenerci informati nelle prossime settimane quando avrà ulteriori conferme anche da alcuni suoi contatti in Samsung ma per ora ci consiglia di evitare di modificare la ROM su Galaxy Note 3 per evitare di perdere la garanzia. In realtà, alcuni centri di assistenza potrebbero anche “lasciarvela passare” ma qualora fossero irremovibili avreste ben poche possibilità di averla vinta poiché il dispositivo mostrerà se, e quante volte, il dispositivo è stato manomesso.

Secondo lo sviluppatore secondo la normativa europea Samsung non potrebbe agire in questo modo poiché un settaggio diverso all’interno del codice non può essere giudicato come problema hardware ma al momento non ci sono precedenti e quindi niente impedisce ai suoi centri di assistenza di rifiutare un’assistenza gratuita.

Questo soprattutto perché, in Europa, è il venditore a gestire la garanzia e, in caso di riparazione, questi manderà ad un centro riparazione il dispositivo. Il centro di riparazione, a sua volta, dipende dal produttore per i pezzi di ricambio e, nel caso in cui riparasse un dispositivo che secondo il produttore non è coperto da garanzia, ci rimetterebbe di tasca propria.

Allora potreste fare ricorso ad un tribunale ma non è detto che vinciate e, se pure vi andasse bene, i costi sarebbero decisamente maggiori di quelli necessari a pagare l’intervento senza garanzia.

Chainfire chiosa dicendo che è solo il produttore, in questo caso Samsung, che vince in uno scenario del genere nonostante la palese ingiustizia. Noi siamo pienamente d’accordo con lui e speriamo si trovi un modo per risolvere quest’ulteriore problematica.