Torniamo ad occuparci delle nuove regole introdotte da Google per la pubblicazione sul Play Store di applicazioni a pagamento o che prevedono acquisti in-app.

Ci riferiamo, in particolare, all’obbligo per gli sviluppatori di inserire entro il 30 ottobre un indirizzo fisico ove gli utenti siano in grado di contattarli in caso di necessità.

Se si tratta di un onere non particolarmente gravoso per le grandi software house, per i piccoli sviluppatori, magari per chi lavora direttamente da casa, potrebbe rivelarsi uno scoglio difficile da superare.

Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare una casella postale, così da non correre il rischio di vedere la propria abitazione sommersa da lettere e comunicazioni varie. Pare, tuttavia, che tale strada non sia percorribile, in quanto andrebbe a violare la normativa comunitaria in materia di diritti dei consumatori (che è proprio la causa del recente cambiamento di regole del Play Store da parte di Google).

Al momento, pertanto, non sembrano esserci alternative. La speranza è che la stessa Google, con l’avvicinarsi della data fissata come termine ultimo per adempiere al nuovo obbligo del Play Store, fornisca chiarimenti, offrendo magari a chi lo desidera una qualche opzione per tutelare il proprio indirizzo di residenza.

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