L’Unione Europea vuole che il “diritto all’oblio” venga applicato da Google a livello globale e non solo nelle versioni europee del motore di ricerca. Per chi non conoscesse l’argomento, a partire da Maggio Big G ha iniziato ad accettare le richieste di cancellazione dai risultati di ricerca provenienti dai cittadini europei.

Chiunque ritenga inappropriati i risultati legati al proprio nome può chiedere a Google di deindicizzarli in modo che vengano “dimenticati”. La cancellazione non è tuttavia definitiva ma si limita unicamente alle varie versioni europee: Google.fr, Google.it etc. La ricerca globale (Google.com), viceversa, continua a mostrare tutti i risultati.

Negli ultimi giorni l’Unione Europea ha approvato una serie di linee guida riguardanti la privacy nelle quali, tra le altre cose, si richiede al colosso di Mountain View di estendere il diritto all’oblio a livello globale, senza limitazioni territoriali. I portavoce di Big G si sono affrettati a commentare dicendo che valuteranno attentamente la situazione non appena la UE renderà pubbliche le nuove linee guida.

Non c’è che dire, questo non è un momento particolarmente felice per Google in Europa.

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