Dopo anni di incomprensioni e di proliferazione di standard proprietari, l’Unione Europea ha finalmente reso obbligatorio l’utilizzo di un connettore unico per la ricarica dei dispositivi mobili come smartphone e tablet. Addio agli standard di Apple (Lightning), di Samsung e di ASUS (per i tablet) e tutti gli altri connettori incompatibili col resto del mondo. D’ora in poi ci sarà uno standard unico per tutti.

Finalmente si mette la parola fine ad una questione durata fin troppo tempo. La legge europea che entrerà in vigore a Marzo impone l’utilizzo di un solo standard condiviso per i caricabatterie e prevede che i membri dell’Unione adeguino le proprie norme di legge entro due anni, lasciando un ulteriore anno ai produttori per rendere i propri prodotti conformi.

La mossa mira a rendere più semplice per i consumatori ricaricare il proprio dispositivo senza doversi adattare a standard proprietari, nonchè a ridurre la quantità di rifiuti elettronici e i costi. Spesso un caricatore proprietario può costare anche 30€ (cavo e alimentatore), mentre un normale alimentatore da 1A e un cavo microUSB non costano più di 10€ insieme. Nel momento in cui si cambia dispositivo, poi, i caricatori proprietari diventano inutilizzabili e vanno buttati, mentre quelli standard possono essere riutilizzati.

Cosa cambia per i dispositivi Android? Niente, almeno per quanto riguarda i telefoni e la maggioranza dei tablet. Lo standard microUSB è già largamente adottato, anche se alcuni produttori si ostinano ad utilizzare i propri connettori proprietari per i tablet. Solo questi ultimi dovranno cambiare i propri piani e inserire connettori standard, ma si tratta – per fortuna – di una minoranza. Buona ricarica a tutti.

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