Quello indiano è il secondo mercato mondiale per quanto riguarda il settore degli smartphone, ed è uno di quelli che sta attraversando una crescita più rapida; sommiamo a questo una serie di benefit rientranti nel progetto “Make in India“, tra cui tassazioni più basse, ed ecco che il paese asiatico diventa a tutti gli effetti il paese delle meraviglie per i produttori di dispositivi mobili.

Sono queste le ragioni che stanno spingendo sempre più produttori – sopratutto cinesi – a realizzare i propri prodotti direttamente in India, oltre ad incrementare le spedizioni verso questo paese nel tentativo di appropriarsi di una fetta sempre più larga del mercato.

Parliamo di numeri importanti, con oltre 27 milioni di smartphone spediti in India solo durante il secondo trimestre del 2016 (in crescita rispetto al primo trimestre dell’anno, quando le spedizioni si erano fermate a “soli” 23,5 milioni di unità); ad essere interessati al mercato indiano sembrano essere in particolare i produttori cinesi: Xiaomi, ad esempio, insieme a Foxconn, prevede di realizzare ben due nuovi impianti di produzione in India, pronta a ritagliarsi una fetta sempre più larga del mercato.

Anche Huawei sembra sempre più interessata al mercato indiano, e prevede di incrementare la propria quota di mercato al 10% nel 2017 anche realizzando dispositivi esclusivamente dedicati a questo mercato. Altre aziende come OPPO e Vivo stanno aprendo negozi nel paese, invogliate da una crescita del settore che sembra invece essersi fermata nei paesi occidentali.

Nel frattempo Samsung continua ad essere leader nel settore anche in India, con una quota di circa il 25,1% durante il secondo trimestre del 2016; al secondo posto troviamo invece Micromax (12,9%) e nel gradino più basso del podio Lenovo (7,7%).