LG Display ha presentato ufficialmente due schermi da 18 pollici costruiti con tecnologia OLED. La particolarità è che uno è trasparente, mentre l’altro è ripiegabile su se stesso in un tubo di 3cm di diametro. Al momento attuale i due schermi sono ancora in fase di prototipo e non è ancora prevista la commercializzazione, ma questo è il primo passo concreto verso la produzione di schemi di grandi dimensioni che siano trasparenti o flessibili.

L’applicazione indubbiamente più interessante di questa tecnologia non sono tanto i pannelli di grandi dimensioni come quelli delle TV, dove la possibilità di ripiegarli avrebbe campi limitati di applicazione (ed è forse più importante il fatto di potergli dare una forma arbitraria, ma ci torniamo più tardi), quanto più i pannelli tra i 7 e i 12 pollici che vengono utilizzati per i tablet. Finora infatti sono stati realizzati pannelli OLED flessibili di dimensioni ridotte (4-5 pollici), mentre la produzione di pannelli di grosse dimensioni è sempre stato un problema.

Ora questi pannelli aprono le porte ai primi tablet che si possono semplicemente arrotolare e infilare in tasca. Ci sono ancora, con ogni probabilità, parecchi anni davanti a noi prima che questi oggetti futuristici escano dai laboratori e arrivino nelle mani dei consumatori, ma siamo un passo più vicini a vederli divenire reali.

Anche gli smartphone ripiegabili sono più vicini, ma in realtà sono già possibili da qualche tempo. La prova sta nel fatto che LG ha lanciato il G Flex, smartphone flessibile in tutte le sue parti – seppur limitatamente. Se oggi abbiamo questo dispositivo sul mercato è perché nei laboratori di LG stanno testando dispositivi totalmente flessibili o addrittura ripiegabili e con lo schermo avvolgibile.

Per quanto riguarda invece le TV, l’aspetto più interessante è che sarà possibile dare agli schermi la forma desiderata e adattarli a superfici tridimensionali, creando anche – perché no? – cose strane come i vestiti che si illuminano e cambiano colore.

Gli schermi trasparenti sono interessanti, ma li vedo più applicati a cose come frigoriferi intelligenti, specchi e, in generale, superfici che sono già ora trasparenti. Tablet trasparenti sarebbero indubbiamente interessanti, ma risulterebbero – a mio parere – poco pratici.

Il futuro è più vicino di quanto pensiamo ed è ormai presente. I fantastici dispositivi immaginati dagli autori di fantascienza negli ultimi 40 anni stanno diventando realtà, tra visori per la realtà virtuale alla William Gibson e orologi intelligenti alla Star Trek.

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