Certo per Google non è proprio un periodo di buoni rapporti con l’Europa, con l’antitrust che chiede cambiamenti e paventa multe, ma pare che ci sia uno spiraglio che si apre per le travagliate vicende che coinvolgono il colosso della ricerca nel Vecchio Continente. La commissione per la protezione dei dati ha infatti dato a Google alcune linee guida per rispettare e proteggere meglio la privacy degli utenti.

Tra queste linee guida ci sono richieste di spiegazioni migliori del perché Google raccoglie i dati degli utenti e spiegazioni su come le informazioni sono trattate e se vengono condivise con terzi; tutti elementi non molto chiari finora all’utente comune.

D’altronde, la mossa di creare una sola privacy policy (da 60 che erano) ha semplificato molto le cose, ma forse le ha semplificate troppo lasciando l’utente poco protetto. Queste linee guida dovrebbero permettere a Google di migliorare i suoi termini di utilizzo senza impatti sui servizi e sui bilanci – anche se le multe da 150’000€ come quella emessa dalla Francia non sono certo una preoccupazione per Google, che fattura decine di miliardi l’anno.

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