Password, sblocchi basati sulle gesture e sensori per il riconoscimento delle impronte sono indubbiamente strumenti utili per tutelare i propri dati. Ma cosa succede quando quello che dovrebbe essere un codice segreto viene crackato?

Una possibile soluzione a tale problema è quella che ci viene proposta da un gruppo di ricercatori della Georgia Tech e che in futuro potrebbe anche riuscire a trovare larga applicazione su smartphone e tablet.

LatentGesture, questo il suo nome, ha un funzionamento piuttosto semplice. Il sistema monitorizza il dispositivo e l’utilizzo che ne fa il suo proprietario, registrandone le abitudini: nel momento in cui percepisce che qualcosa cambia nel modo di effettuare swype ed interagire con il display, blocca il terminale.

Il sistema, in sostanza, impara a conoscere il normale “tocco” del proprietario, trasformandolo in una sorta di vera e propria firma ed impedendo l’utilizzo del device ad altri, il tutto con una precisione che riuscirebbe ad aggirarsi intorno al 98% sugli smartphone ed al 97% sui tablet.

A questo punto sarà interessante scoprire se e quando una soluzione di questo genere verrà implementata sui terminali destinati alla commercializzazione. Gli amanti della sicurezza, ne siamo certi, non vedranno già l’ora.

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