Una fonte interna ha rivelato che lo scorso fine settimana i funzionari dell’Antitrust statunitense hanno cercato possibili manovre anticompetitive nell’acquisto dei brevetti Nortel. Il Dipartimento di Giustizia e la Commissione di Commercio Federale sono stati interrogati riguardo un possibile tentativo da parte di Apple, Microsoft e RIM di mettere fuori gioco Android in maniera scorretta. La fonte del Washington Post non sapeva di preciso chi avesse richiesto l’indagine, ma l’Istituto Americano dell’Antitrust  ne ha chiesta una la scorsa settimana. Sembra infatti che l’acquisto da parte dell’alleanza di aziende con 4,5 miliardi di dollari totali potrebbe essere usato per sfinire Google con infinite cause per infrazione di brevetto, determinando de facto la morte di Android come sistema operativo libero nel caricare Google di enormi spese legali e processuali. Anche se la coalizione potrebbe aver acquistato i brevetti col solo intento di difendersi dai patent trolls, è più che lecito pensare che i brevetti riguardanti 4G, WiFi, social network e altre componenti chiave degli smartphone moderni mettano i telefoni Android in prima fila davanti ai “fucili legali”. La cosa curiosa è che Google abbia alzato da subito la posta in gioco offrendo 900 milioni e scoraggiando le offerte meno determinate, ma ha successivamente fatto offerte seguendo costanti matematiche – mossa quantomeno curiosa e strana.

Del gruppo che ha acquistato i brevetti, Sony è l’unica compagnia a produrre smartphone Android. Tutte le altre compagnie (con l’eccezione di Ericsson) che sono attive nell’ambito degli smartphone hanno visto diminuire la loro quota di mercato dall’entrata in gioco di Android, e dunque avrebbero tutto da guadagnare nel rendere meno appetibile a produttori e consumatori finali la piattaforma del robottino verde (o addirittura a chiederne il ritiro dal commercio).

[Via electronista.com]