Dopo più di un anno sembra essere ormai giunta al termine la vicenda legata alla fusione tra Wind e H3G Italia, osteggiata a lungo dalla Commissione Europea che sembra aver recentemente cambiato idea, dopo che Iliad ha presentato la sua offerta per rilevare gli asset in eccedenza risultanti dalla fusione.

In questo modo si manterrebbero quattro operatori mobili in Italia e verrebbe a cadere l’unico ostacolo che si frapponeva tra le due compagnie telefoniche e la loro fusione. Rimane ancora da sciogliere il nodo Fastweb, che nei giorni scorsi ha presentato una richiesta alla UE affinché venga controllato accuratamente il piano proposto da Iliad.

La compagnia controllata da Swisscom SA era in lizza fino a poco fa per l’acquisto delle frequenze liberate dalla fusione e sta cercando di capovolgere una situazione che appare ormai segnata. Se l’intera operazione dovesse andare in porto Free dovrebbe muoversi molto in fretta per raggiungere almeno il 7% del mercato italiano nei primi 5 anni, una quota che potrebbe rivelarsi insufficiente alla sua sopravvivenza se dovesse essere adottata la stessa strategia dei prezzi utilizzata in Francia.

Iliad potrebbe però puntare ad entrare nel mercato mobile italiano per approfittare dello sviluppo della rete in fibra ottica da parte di Enel Open Fiber e proporsi anche come alternativa nel mercato della telefonia fissa. La decisione della Commissione Europea è attesa per settembre ma c’è la possibilità che il via libera alla fusione arrivi con qualche settimana di anticipo.