Sono sempre più i dispositivi tecnologici di cui ci circondiamo e che hanno accesso ad internet, e la crescita enorme degli ultimi anni ha certamente richiesto un passo in avanti nel sistema Internet come lo conoscevamo; si è quindi abbandonato l’IPv4, iniziando una transizione verso una nuova versione dell’Internet Protocol, chiamata IPv6.

La più importante caratteristica di questa versione è certamente l’aumento notevole di indirizzi IP disponibili: l’IPv6 riserva infatti 128 bit per gli indirizzi IP e gestisce 2128 indirizzi (in confronto ad IPv4 che riservava solo 32 bit e gestiva 232 indirizzi).

Ma perché abbiamo dovuto fare questa doverosa premessa? Il motivo è presto detto: il passaggio a questo nuovo sistema potrebbe causare pesanti battery drain sui nostri dispositivi mobili.

La ragione è un pacchetto chiamato Router Advertisement, il quale dovrebbe aiutare a gestire le connessioni dei nuovi dispositivi: questi pacchetti, però, vengono inviati con un’alta frequenza, all’incirca una volta ogni tre secondi. Anche quando uno smartphone non è in uso, il processore deve risvegliarsi per poter processare questi pacchetti, con un conseguente aumento dei consumi.

Secondo una stima, questo risveglio andrebbe a consumare all’incirca 0,014 mAh, che considerando il ripetersi ogni tre secondi fanno ammontare a 400 mAh il consumo in una giornata. In proporzione alle comuni batterie oggigiorno montate sui dispositivi mobili, il problema risulta lampante.

La soluzione proposta sarebbe quella di ridurre la frequenza di questi pacchetti – necessari al funzionamento – a sette ogni ora, con un abbattimento del consumo fino a 3 mAh totali al giorno.

Non resta quindi che attendere e vedere come si svilupperanno le cose, sperando che vengano prese tutte le precauzioni del caso per evitare questi spiacevoli battery drain.

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