Con la crescente popolarità delle soluzioni smartphone e la crescente domanda di potenza da parte di sistemi operativi ed applicazioni, l’offerta di SoC (System-on-a-Chip) si sta direzionando sempre più verso soluzioni multi-core con GPU integrate di elevata potenza. La stragrande maggioranza delle soluzioni integrate in smartphone e tablet – intorno al 99% – è basata sulle architetture ARM (di cui gli ultimi esempi sono rappresentati dalle archietture Cortex A8 e Cortex A9), che sono architetture con un basso numero di istruzioni (RISC, Reduced Instruction Set Computing) che permettono una altissima efficienza energetica. Di contro, la proposta Intel nel mercato dei processori è reduce degli anni ’70, quando la programmazione era svolta in linguaggio assembly ed avere istruzioni complesse era il sogno di ogni programmatore. La filosofia di dare al programmatore la possibilità di utilizzare istruzioni complesse che comprendano diverse azioni (ad esempio recuperare i dati, manipolarli e riportarli in memoria) è detta CISC (Complex Instruction Set Computing) ed è da sempre contrapposta alla filosofia RISC. Intel ha sempre avuto molta forza nel mercato dei PC, mentre i tentativi di entrare nel mercato ultramobile sono stati vanificati dall’adozione in vasta scala di processori ARM, più efficienti e meno costosi.

Il tentativo di Intel di competere in ambito mobile con ARM è rappresentato dall’architettura Atom, figlia diretta dell’architettura Core 2. Nonostante l’illustre parente, i processori basati su Atom sono al confronto inefficienti, con un rapporto prestazioni/Watt pessimo e con prestazioni decisamente scarse per un utilizzo su PC che vada oltre la mera videoscrittura. In ambito smartphone e tablet, tuttavia, i processori Atom potrebbero avere uno spazio: la grande potenza che offrono rispetto alla concorrenza è impareggiata, così come l’adattabilità di utilizzo. L’unico, grande problema dei processori Atom in questo ambiente di utilizzo è rappresentato dal consumo: se un processore dual core basato su ARM consuma circa 4W includendo anche il comparto grafico e i controller nonchè spesso i moduli radio, i soli processori Atom consumano intorno ai 6W, escludendo controller e comparto grafico. Questo significa non solo una minore durata della batteria, ma anche una maggiore produzione di calore.

Intel sembra intenzionata a sopperire a queste mancanze con la futura serie E6xx di processori che sarà presentata nel primo trimestre del prossimo anno. Vista l’intenzione di diffondere i propri processori nel mercato dell’ultra mobile, Intel sta lavorando per effettuare il porting di Gingerbread entro Gennaio 2012. Tuttavia, l’obiettivo di questi processori non è relativo a smartphone o tablet: Intel ha dichiarato che i processori sono progettati per l’utilizzo in ambito fitness, equipaggiamento per negozi (es: casse), digital signage e sistemi all’interno dei veicoli. Ciò significa non solo un’espansione da parte di Intel, ma anche un’espansione di Android in nuovi ambiti.

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[Via androidcommunity.com e Engadget.com]