Sta per arrivare anche in Italia il ciclone Netflix, già sbarcato con successo in Francia e in procinto di dilagare in tutta Europa. Nata nel 1997 come servizio di noleggio di DVD e videogiochi via Internet, a partire dal 2008 Netflix offre un servizio di streaming on demand accessibile tramite un apposito abbonamento.

La lungimiranza di Reed Hastings, CEO e fondatore di Netflix, è stata la fortuna della società statunitense che sta velocemente erodendo significative quote di mercato a tutti i maggiori operatori del settore. Hastings è riuscito ad acquisire i diritti di migliaia di vecchi film a costi irrisori, grazie alla dabbenaggine di alcuni manager che non avevano capito le potenzialità dei servizi di streaming.

Grazie ai margini ottenuti da un ricco catalogo Netflix è arrivata a fatturare oltre 5,5 miliardi di dollari anche se gli utili si sono fermati a “soli” 87 milioni di dollari. La strategia vincente di Netflix è stata quella di aggredire il mercato delle pay tv, dove i costi mensili partivano dagli 80 dollari, con offerte dieci volte meno costose.

Netflix spaventa la rete, prima di tutto perché i suoi abbonati pagano e consumano, in seconda battuta perché il consumo di banda è impressionante. Nelle ore di punta Netflix consuma il 34% del traffico Internet. Per avere un metro di giudizio i principali concorrenti, iTunes e Amazon consumano rispettivamente il 2.8% e 2.6% mentre YouTube, da sempre ritenuto la maggior fonte di traffico Internet, arriva “appena” al 14%.

Finora Netflix ha fatto registrare utili poco importanti a causa degli enormi investimenti effettuati per acquisire e produrre nuovi contenuti. Quello che potrebbe rallentare la crescita di Netflix è la continua crescita dei costi legati ai diritti, ormai arrivati al 60% del fatturato e che potrebbero salire fino al 70%, tetto massimo affinché Netflix possa rimanere produttiva.

Ovviamente le pay tv europee non sono rimaste con le mani in mano e stanno cercando di correre ai ripari stringendo alleanze con gli operatori telefonici per spostare parte della loro offerta sulla rete. A vigilare sull’evoluzione della situazione ci sarà in Italia Agcom che dovrà assicurarsi che le pay tv non taglino fuori la concorrenza facendo incetta di diritti esclusivi. Anche Netflix sarà sotto osservazione per evitare che superi le quote di produzione stabilite.

In Italia Netflix dovrebbe arrivare in tempo per la stagione natalizia con un’offerta che partirà da 7,99 euro al mese.

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