Google non va proprio a genio ai governi del mondo. In Europa e negli USA è stata costretta a lunghe battaglie per via della sua posizione di monopolista delle ricerche sul Web, mentre ora sembra possibile che si apra un contenzioso con il Canada. L’Ufficio per la Competizione Canadese ha avviato infatti un’indagine sulle pratiche di Big G riguardo i risultati di ricerca.

Secondo i documenti prodotti dall’indagine e trasferiti alla Corte Federale del Canada, Google controlla di fatto il mercato della ricerca e della pubblicità e favorisce i suoi prodotti nei risultati delle ricerche violando le leggi sull’antitrust in vigore in Canada. Un altro elemento negativo è l’impossibilità di esportare i dati dalla piattaforma Google Adwords, che impedisce agli utenti di migrare ad altre piattaforme conservando i dati.

Negli anni, Google si è costruita la fama di “società buona” e attenta a fare del bene più che ai profitti, ma si tratta di una multinazionale come le altre e, se possibile, anche più pericolosa di altre per via della sua pervasività all’interno del Web e alla sua posizione dominante in più di un settore che le dà forse troppo potere. In un mondo che è sempre più connesso e che sempre più conta su Internet, avere il dominio sulle ricerche e sulla pubblicità può essere una posizione pericolosamente delicata. Forse l’indagine canadese potrà portare a qualcosa di buono sia per gli utenti che per la competizione, almeno nel grande Paese americano.

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