Capita, a volte, di voler accedere ad una pagina web senza avere la connessione ad Internet attiva o disponibile. Se si è già visitata nel passato recente una pagina, perché dovrebbe esserci bisogno di caricarla nuovamente? Google vuole risolvere proprio questo problema con Service Workers, un nuovo standard che potrebbe (e dovrebbe) risolvere questo e altri problemi.

Service Workers funziona un po’ come una sorta di cache: una volta che si è caricata una pagina, questa viene mantenuta in memoria per essere poi utilizzata anche quando non c’è la connessione attiva. Questo risulta particolarmente utile in ambito mobile e su dispositivi come i tablet che non sempre hanno a disposizione la connettività cellulare. Per dirla con le parole di Alex Russell, ingegnere del software in Google: “vogliamo caricare qualcosa invece di niente”.

Un altro aspetto positivo è che le pagine potrebbero caricarsi molto più velocemente, perché la maggior parte dei contenuti sarebbero già nella cache fornita dai Service Workers. Questo già accade, ma le cose sarebbero decisamente migliori con il nuovo standard.

L’aspetto negativo di questo approccio è che il browser sarà più pesante e ci sarà bisogno di più spazio di memorizzazione per la cache, ma è un prezzo onesto da pagare per risparmiare decine (o centinaia) di megabyte al mese di traffico Internet.

Per ora Service Workers non è ancora pronto per essere reso pubblico, ma Google ha già annunciato che sarà incluso in Chrome. Mozilla, dal canto suo, dovrebbe implementare il nuovo standard in Firefox.

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