La dimensione degli schermi aumenta, e così anche la risoluzione. Il trend iniziato da Apple con l’iPhone 4 ed il suo “Retina Display” (anche se anticipato da Toshiba) ha coinvolto tutta l’industria mobile, che ha forse portato all’eccesso il concetto applicandolo fin troppo diligentemente. L’ultimo esempio è l’HTC J Butterfly che possiede uno schermo da 5 pollici con risoluzione FullHD. Un’esagerazione? Secondo Raymond Soneira, sì.

Soneira è il CEO e presidente di DisplayMate, una compagnia che produce dispositivi per la calibrazione dei display. Egli afferma che la maggior parte delle persone non è in grado di notare la differenza tra uno smartphone con uno schermo a risoluzione 720p ed uno a risoluzione 1080p. Il motivo è presto detto: per quanti pixel siano presenti, l’immagine è in ogni caso “distribuita” fra di essi e, pertanto, sarà sempre in un certo qual modo sfocata.

Anche le immagini stampate sono distribuite tra minuscoli puntini di colore, ma la precisione data da questi è maggiore rispetto a quella data dai pixel. Soneira afferma che l’unico modo per distinguere i pixel è avere una vista perfetta di 10 decimi oppure avere lo schermo incollato agli occhi, nel qual caso è leggermente più facile vedere la differenza – anche se rimane in ogni caso molto difficile.

Ovviamente la maggior parte di noi non tiene lo smartphone incollato agli occhi, dunque è davvero molto difficile notare la differenza. Anche persone come me che si accorgono della tipologia di schermo semplicemente osservando i pixel (gli AMOLED presentano delle irregolarità e delle “scalettature”) farebbero molta difficoltà a percepire qualunque differenza.

L’occhio umano, in ogni caso, non è in grado di vedere differenze oltre i 229ppi – da qui il motivo del nome “Retina Display”, visto che l’occhio non riesce a cogliere tutta la definizione e pertanto lo schermo va “oltre la retina”. Qualunque schermo che superi questa densità sembrerà iper-definito fino all’eccesso. L’unico aspetto positivo è la quantità di spazio virtuale che c’è in più: una maggiore risoluzione implica più spazio per visualizzare i contenuti ed una maggiore definizione nelle immagini.

Benvenuti i 720p, ma c’era davvero bisogno dei 1080p? Probabilmente no.

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