George Hotz è un ragazzo molto conosciuto negli ambienti più “smanettoni” per le sue capacità di hacking che rasentano l’incredibile. Hotz, noto con il nickname GeoHot, è stato l’autore dei primi jailbreak per iPhone, ma è diventato davvero famoso quando è riuscito a bucare il sistema di sicurezza della PS3 e ne ha diffuso la master key. Ora GeoHot è stato assunto da Google, che lo ha inserito in un team dove si occuperà “delle tecniche, degli obiettivi e delle motivazioni che stanno alla base delle azioni degli hacker”.

Google sta infatti portando avanti Project Zero, un progetto volto a migliorare la sicurezza e la privacy delle persone – per quanto strano possa sembrare, dal momento che parliamo di un’azienda che fa della profilazione e dell’invasione (pur consensuale) della privacy il proprio modus operandi per fare business. Eppure, il progetto di Google appare decisamente serio, come traspare dalle parole del ricercatore Chris Evans:

La gente dovrebbe essere in grado di usare il web senza il timore che un criminale o qualcuno che agisce per conto dello Stato sfrutti un qualche bug del software per infettare il computer, rubare segreti o monitorare le conversazioni. Eppure, negli attacchi più sofisticati, si assiste all’uso delle vulnerabilità ‘zero-day’ per sorvegliare, ad esempio, gli attivisti per i diritti umani o per azioni di spionaggio industriale. Tutto questo deve avere fine e pensiamo di avere le competenze per affrontare il problema.

Speriamo che GeoHot possa mettere a frutto la sua esperienza per creare davvero un mondo più sicuro e al riparo dagli attacchi di cracker e governi. Buona fortuna!

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