Dopo quasi un anno dall’acquisto di Oculus VR, Facebook oggi ha fatto un altro importante – e strano – acquisto. Stiamo parlando di Wit.ai, una startup fondata 18 mesi fa per creare delle API nel campo del riconoscimento vocale e del linguaggio.

La piattaforma sviluppata da Wit.ai rimarrà comunque gratuita e aperta, il che vuol dire che il guadagno che porterà a Facebook sarà probabilmente dovuto a un meccanismo di pubblicità una volta cresciuta ulteriormente, oltre che ovviamente alla possibilità di migliorare i propri prodotti con l’implementazione di questa tecnologia. La startup appena acquisita si differenzia infatti da quel che già offrono soluzioni come Siri o Google Now, dato che il campo di ricerca principale è il riconoscimento de linguaggio. Wit.ai ha come obiettivo quello di riuscire a scomporre le frasi in pezzi e riconoscerne il significato anche se non vengono pronunciati secondo canoni precisi o sotto forma di comandi.

Questa tecnologia si sposerebbe probabilmente bene con Facebook per creare un sistema di navigazione nell’app basato su sole interazioni vocali. D’altronde quest’acquisto potrebbe essere parte di un piano più grande iniziato già da tempo con Oculus VR, come citato a inizio articolo, dato che uno l’uso di comandi vocali renderebbe sicuramente molto più immersiva l’esperienza virtuale.

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