Avete mai sognato di salire su una replica a grandezza naturale di uno di quei piccoli droni che impazzano in varie forme e misure, ed evitare il traffico cittadino? Se la risposta è si dovreste fare un salto a Las Vegas, per vedere dal vivo Ehang 184, il primo “personal drone” in grado di portare a bordo un essere umano.

Oltre ad avere l’aspetto di un drone, con le otto eliche posizionate all’esterno dell’abitacolo, Ehang 184 si comporta esattamente come un drone lasciando pochissimi controlli all’utente. Sarà possibile decollare, fermarsi a mezz’aria e atterrare. Il tutto ovviamente grazie ad una app per smartphone, nella quale inserirete la destinazione da raggiungere. Il drone si occuperà del resto, in tutta sicurezza e offrendovi una serie di comfort, come aria condizionata, connessione dati 4G, bagagliaio per uno zainetto luci di cortesia bicolori.

Ehang sostiene che i sistemi di sicurezza sono ridondanti e permettono di volare in tutta sicurezza, ma vista l’abbondanza di filmati in rete in cui i droni precipitano senza preavviso, qualche dubbio è lecito. Ehang 184 (1 persona, otto eliche, quattro bracci) è in grado di trasportare una persona del peso massimo di circa 120 Kg per 10 miglia (16 chilometri) o 23 minuti, ad una velocità massima di 62 miglia orarie, circa 100 chilometri all’ora, ad una altitudine massima di 11.000 piedi, circa 33” metri di altezza.

Il prototipo mostrato al CES è funzionante ma Ehang non ha voluto mostrarlo in funzione, adducendo motivazioni legali e permettendo la visione di alcuni filmati che però non chiariscono se i test sono stati effettuati con esseri umani a bordo. In ogni caso Ehang prevede di commercializzare Ehang 184 già nel corso del 2016 ad un prezzo compreso tra i 200.000 e i 300.000 dollari. Da sottolineare il fatto che il produttore intende creare delle apposite centrali di controllo per regolare il traffico dei droni, quindi probabilmente sarà un esperimento limitato a poche grandi città

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