Avete presente le famose manove “lacrime e sangue” varate dal precedente governo Berlusconi e dall’attuale governo Monti? Ammontavano a circa 30 miliardi di Euro l’una. Una cifra enorme, pari a 60 mila miliardi delle vecchie Lire. Se pensiamo che 29 miliardi di dollari, ovvero 23 miliardi di Euro, è la cifra che ogni anno viene dilapidata dalle aziende statunitensi in spese legali , costi di licenza, risarcimenti e così via a causa dei “patent troll”, ci si rende conto dell’assurdità di questo sistema economico. Il quadro fornito da uno studio della facoltà di giurisprudenza dell’Università di Boston è impietoso.

Se un’azienda può permettersi di non produrre nulla e di campare solo grazie agli introiti derivanti da brevetti ottenuti tramite l’acquisto da altre entità (spesso in fallimento), è evidente che c’è qualcosa che non va. Quelle che vengono definite “entità non praticanti” (non-practicing entities) nel linguaggio formale sono uno dei peggiori cancri del sistema economico dopo le varie società che si occupano di speculazione finanziaria. Società come Lodsys sono state fondate e vengono mandate avanti semplicemente con l’intento di fare cassa sui successi e sul lavoro altrui, visto che di per sè non producono assolutamente nulla (essendo “non praticanti”) nè svolgono un servizio utile. Insomma, sono dei parassiti che si attaccano come sanguisughe alle vacche grasse degli altri e ne succhiano via una buona fetta.

I 29 miliardi calcolati dallo studio prevedono solo i costi diretti, per cui le perdite di tempo, i ritardi nel lancio dei prodotti, la perdita di quote di mercato non vengono presi in considerazione – contando anche questi, il conto salirebbe esponenzialmente. Lo scorso anno 2150 “entità non praticanti” hanno portato avanti 5842 cause legali, spesso contro aziende con guadagni inferiori ai 100 milioni di dollari e, quindi, di piccole e medie dimensioni. A quando una seria riforma negli USA e in Europa per porre fine a queste assurdità?