Dobbiamo ammetterlo: le batterie sono uno dei punti dolenti di quasi tutti i nuovi dispositivi; le soluzioni sono tante, ma tutte sembrano avere ancora bisogno di tempo prima che possiamo ritrovarcele nel nostro smartphone. Invece che aumentare la capienza della batteria, quelli di Qualcomm stanno lavorando a sistemi in grado di ridurre i tempi di ricarica. Forse avete già sentito parlare di Quick Charge 2.0: in questo articolo vedremo di cosa si tratta e come funziona.

Iniziamo con qualche nozione di base generale sulle batterie: essenzialmente, una batteria si ricarica (accumulando carica) grazie alla corrente elettrica fornitagli da una fonte. Applicare una corrente maggiore porta a ridurre i tempi nei quali si ricaricherà la nostra batteria, ma ci sono dei limiti sulla massima quantità che è possibile utilizzare. I dispositivi come gli smartphone dispongono di circuiti appositi in grado di limitare la corrente di ricarica; gli adattatori poi, trasformano la nostra tensione di linea (i 220 Volt in alternata che abbiano nella presa elettrica) in una tensione continua a 5 Volt, con un certo valore massimo di corrente.

Qualcomm Quick Charge 1.0, introdotta con il processore Snapdragon 600, andava ad aumentare il massimo assorbimento di corrente fino a 2.0 Ampere (sempre a 5 Volt), riducendo il tempo di ricarica.

Qualcomm Quick Charge 2.0 porta la corrente massima a 3 A, mentre i valori di tensione possono essere 5 V, 9 V o 12 V (ovviamente nel caso di smartphone vengono mantenuti i 5 V), arrivando fino a una potenza massima (utilizzando semplicemente la formula P=VI) di 36 Watt (15 W è il limite nel caso degli smartphone); presente su vari modelli di processore –  Snapdragon 200, 400, 410, 615, 800, 801 e 805 – dovrebbe permettere una velocizzazione della fase di ricarica di almeno il 40%, arrivando anche al 75%.

Ovviamente questi risultati sono valutati collegando il cavo all’alimentatore e non all’uscita USB del vostro computer, la quale non è in grado di fornire abbastanza corrente per limiti imposti proprio dallo standard USB (ad esempio, la porta USB 2.0 arriva fino a 0,5 A).

Sarà poi necessario acquistare un secondo adattatore, dotato di supporto per Qualcomm Quick Charge – poco importa se scegliete Motorola o HTC -, visto che quelli comunemente dati in dotazione non sforano il range di corrente da 1 a 2 A.

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