“Pianteremo una pallottola in testa a Google”. Queste le parole con cui Kirt McMaster, CEO di Cyanogen Inc., aveva annunciato la volontà della propria compagnia di affrancarsi dal “giogo” di Google. Da allora sono passati sedici mesi e Cyanogen OS non è riuscito a sfondare, limitandosi ad apparire su un numero tuttora esiguo di smartphone di produttori di minore importanza.

Nonostante l’ingente quantità di finanziamenti raccolti Cyanogen Inc. sta tagliando il 20% della propria forza lavoro. Si parla di 30 impiegati su 136 ma il numero potrebbe aumentare nei prossimi giorni secondo le indiscrezioni circolate nell’ambiente. I tagli maggiori sono avvenuti nelle sedi di Palo Alto e Seattle mentre i piccoli distaccamenti a Lisbona e in India sono stati praticamente eliminati.

I tagli al personale riguarderebbero principalmente l’area open source che dovrebbe essere eliminata completamente. Ovviamente CyanogenMod non viene toccata in alcun modo, semplicemente il personale che all’interno di Cyanogen Inc. si occupava del progetto non fa più parte del team. Sembra che la compagnia di Steve Kondik e Kirt McMaster stia cambiando strategia e sia intenzionata a focalizzarsi maggiormente sulle applicazioni, dopo aver fondamentalmente fallito nello scopo, forse troppo ambizioso, di sottrarre Android dalle mani di Google.

Per il momento i dirigenti hanno rifiutato di rilasciare commenti ufficiali ma conoscendo i personaggi è possibile che nei prossimi giorni vengano rilasciate alcune dichiarazioni in merito. Dovremo dunque aspettarci un McMaster baldanzoso ed arrogante pronto a dichiarare guerra a qualche altro colosso o vedremo maggiore umiltà e realismo da parte di Cyanogen Inc.?