Oggi tocca ad un argomento piuttosto spinoso: le email. Chiunque si iscriva al Mobile World Congress come giornalista (o, nel nostro caso, blogger) viene sommerso da decine di email di tutti i tipi – dalle promozioni di nuovi prodotti alle richieste di presenziare a presentazioni o annunci, dai comunicati stampa classici fino alle offerte di servizi gratuiti per la durata della fiera per fare pubblicità.

Ma non finisce qui. Qualche settimana fa ho ricevuto una mail di promozione per un servizio di astrologia indiano, ad esempio. Ma non mancano le proposte di business, i comunicati stampa sulla fuffa e quelli – invece – seri che, però, non hanno alcun collegamento con la nostra attività.

Il numero di email ricevute in un giorno varia tra le 20 e le 50. Vi sembrano poche? Una volta tenuto conto del fatto che arrivano sei giorni a settimana e che vanno sommate tutte le altre email che arrivano normalmente durante l’anno, viene fuori un bel guazzabuglio.

Badate bene: non mi sto lamentando. Il problema è che ci sono troppe cose interessanti che si vorrebbe approfondire, che si vorrebbe iniziare a conoscere o cui semplicemente dare un’occhiata. Ad esempio, quest’anno ci sono moltissime aziende che propongono il proprio approccio alle small cells, le cellule di telefonia cellulare (per l’appunto) di dimensioni ridotte che dovrebbero aiutare a gestire meglio il traffico ed a ridurre la potenza delle emissioni di onde elettromagnetiche. Un argomento estremamente interessante che, per questioni meramente legate al tempo, non ci è dato approfondire.

Ma questo non è l’unico esempio. Qualche giorno fa ho dovuto rifiutare un’intervista con una nota azienda che si occupa di sicurezza nel mondo mobile dal lato degli operatori. Ed era una delle tante proposte rifiutate. Purtroppo (o per fortuna?) bisogna scendere a patti con il fatto che le ore in una giornata sono 24, a meno che non si abbia a disposizione una Giratempo di harrypotteriana memoria (e, nel caso in cui ne aveste una, ve la pagherei qualunque cifra). La curiosità è fortissima, ma i vincoli temporali sono più forti.

Da persona estremamente curiosa e con una voglia matta di imparare sempre cose nuove, mi piange davvero il cuore a vedere tante possibili conoscenze che non riesco ad acquisire. Spero davvero un domani, una volta laureato, di riuscire a fare esperienze numerose e variegate in molti ambiti per poter accrescere le mie conoscenze e per poter allargare le mie vedute – due delle cose che reputo più importanti nel percorso formativo di ciascuna persona.

Certamente partecipare ad eventi come il Mobile World Congress è un’ottima occasione per vedere più da vicino il mondo mobile, ma è anche un’ottima occasione per incontrare mondi differenti rispetto a quello cui si è abituati (già solo per il fatto che ci si reca in un altro Paese!).

Tic, tac. Tic, tac. L’orologio va avanti inesorabile. Ma è davvero bellissimo imbarcarsi in quest’avventura, nonostante le mail di astrologi indiani e gli inviti da declinare.

Nota divertente: due giorni fa mi è arrivato un SMS dalla GSMA che mi invitava a “fermarmi presso i Networking Gardens stasera tra le 17.30 e le 21.00 per cibo, bevande e intrattenimento”. Peccato che il Mobile World Congress inizi fra 6 giorni.

P.S.: purtroppo (?) quello in apertura non è uno smartwatch…