Secondo un investigatore di Apple che si occupa di brevetti, ed anche secondo Engadget, Apple avrebbe presentato domanda di brevetto per lo sblocco del cellulare attraverso riconoscimento facciale già nel mese di Giugno. La questione è molto delicata, più delicata di quanto si possa pensare, perchè sappiamo che Apple ha un’antipatia innata per Android, ma in questo caso la vicenda potrebbe avere dei risvolti assurdi qualora dovesse prendere una certa piega.

C’è da dire che il Face Unlock è stato implementato per la prima volta su uno smartphone da Google con il suo nuovo sistema operativo Android Ice Cream Sandwich, dunque la prima ad aver portato al pubblico l’invenzione (come tra l’altro anche la barra delle notifiche) è stata proprio lei, Google. Aggiungiamo che, proprio nei giorni in cui Apple depositava il brevetto, Google acquisiva una società di software per il riconoscimento facciale, ma che non si sa se questa società abbia qualche brevetto in merito. Si capisce bene che regna la confusione più totale!

Secondo il regolamento legislativo riguardo al “first to invent” (primo ad inventare), nessun brevetto sarà mai valido se c’è una disponibilità pubblica del bene da parte di qualcuno che lo ha inventato prima del deposito del brevetto. Dunque, se A (Google) inventa qualcosa prima di B (Apple) e riesce a dimostrarlo, allora riceverà il brevetto anche se ha presentato la sua domanda in seguito. D’altro canto però, secondo il “first to file” (primo a depositare il brevetto), non importa quando sia venuta l’idea, importa solo quando è stata depositata la domanda di brevetto.

E’ facile capire come il caos regni sovrano. Chi la spunterà stavolta, Google o Apple? Noi, come sempre, ci auguriamo che possa nascere una sana e pacifica convivenza tra i due colossi.

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