Fin dal proprio debutto, la serie G di Motorola ha riscosso molto successo grazie all’ottimo rapporto qualità prezzo. Il capostipite della serie, il primo Motorola Moto G (2013), è stato il primo telefono Android a basso costo che garantisse un utilizzo più che piacevole del sistema operativo. L’anno successivo, Motorola ha lanciato il Moto G (2014), che apportava piccole migliorie (fotocamera, altoparlanti, display) ma che sostanzialmente lasciava invariata l’esperienza d’uso. Infine, quest’anno è stato lanciato il Moto G (2015) che, di fatto, come unica miglioria introduce l’impermeabilità.

Ma quali sono i fattori che hanno sancito l’enorme successo di questa serie di terminali a livello mondiale (il Moto G 2013 è stato il terminale più venduto in assoluto in Brasile)? Oltre al costo contenuto, secondo noi l’accoppiata Snapdragon 400/410 e Android “stock” hanno favorito molto le vendite, essendo determinanti per consentire ad Android di essere sempre fluido e reattivo, grazie sia alla potenza di calcolo del processore, sia alla snellezza dell’interfaccia.

In particolare, il Moto G (2015) è sempre stato ritenuto un ottimo terminale per la fascia di prezzo di appartenenza, tuttavia si scontra con concorrenti altrettanto buoni, e nei confronti di alcuni di essi (come Asus Zenfone 2) non può vantare una caratteristica che, a nostro avviso, sarebbe d’obbligo: il LED di notifica.

O meglio, non poteva vantare, perché sembra proprio che il LED sia presente. Come potete osservare dalla galleria, infatti, la famigerata lucina c’è eccome, ed è situata sotto la griglia dell’altoparlante. A quanto sembra, per attivarla è stato necessario l’aggiornamento ad Android Marshmallow, che ha misteriosamente permesso al LED di illuminarsi alla ricezione di una notifica.

Ottime notizie dunque per i possessori di Moto G (2015): vi invitiamo scrivere nei commenti se anche voi potete utilizzare il LED dopo l’aggiornamento.

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