Motorola ha inventato la telefonia mobile, dunque non stupisce venire a conoscenza del fatto che moltissimi brevetti essenziali per il mercato mobile siano in possesso della compagnia alata. I brevetti essenziali, ad esempio, per gli standard di comunicazione mobile devono essere licenziati a società terze sotto termini “FRAND”. “FRAND” sta per “Fair, Reasonable And Non-Discriminatory” – ovvero “Equo, Ragionevole E Non Discriminatorio” (un ipotetico EREND). Ciò significa che i costi di licenza devono essere ragionevoli gli stessi per tutti i licenziatari e non bisogna discriminare fra le aziende nel fornire le licenze o nel chiedere cifre differenti da azienda ad azienda, in funzione di un possibile tornaconto economico o di altro tipo. Facendo un esempio pratico, se Motorola detenesse un brevetto sul concetto di “telefono cellulare” dovrebbe darlo in licenza a tutti coloro che lo richiedessero ad una cifra ragionevole, ad esempio l’1,5% degli introiti derivanti dal prodotto, ed in maniera equa e non discriminatoria, ovvero chiedendo a tutti la stessa cifra senza discriminare.

“Da un grande potere derivano grandi responsabilità”, ed è evidente che avere il grande potere di detenere brevetti essenziali per l’industria sia una grande responsabilità. Se un’azienda decidesse di voler escludere dal mercato un potenziale concorrente scomodo, potrebbe farlo semplicemente chiedendo una cifra esagerata (20% degli introiti) in licenze dei brevetti: automaticamente il licenziatario si troverebbe in una posizione di forte svantaggio, poichè dovrebbe far fronte a costi troppo alti rispetto ad altre aziende per poter essere loro concorrente nel mercato. Il motivo per cui sono stati istituiti i termini FRAND è proprio per evitare situazioni di questo genere e favorire l’innovazione e la competizione tra aziende. L’accusa di non rispettare i termini FRAND è un’accusa particolarmente pesante, poichè un comportamento del genere denota una profonda scorrettezza.

Ciò è precisamente quanto è accaduto in Germania tra Apple e Motorola: l’azienda di Cupertino ha accusato la società neo-acquisita da Google di violazione dei termini FRAND nelle trattative per le licenze sui brevetti 3G/UMTS. Per questi stessi brevetti, Apple è stata costretta a rimuovere alcuni propri prodotti dal negozio online con la possibilità di non poterli più importare a proprio nome su suolo tedesco, salvo poi veder tale bando durare solo per qualche ora a seguito dell’accusa mossa verso Motorola. Una tale accusa ha, infatti, lasciato a bocca aperta i giudici che hanno deciso di rimuovere il bando in attesa di avere una più chiara situazione.

Secondo quanto si apprende da FOSS Patents, Motorola avrebbe chiesto ad Apple il 2.25% dei profitti generati dai prodotti che fanno utilizzo delle tecnologie oggetto dei brevetti. Tale percentuale può sembrare bassa, ma se pensata in un’ottica più ampia diventa effettivamente abbastanza grande. Solitamente la percentuale richiesta in questi casi si aggira attorno all’1.5%, anche se ciò è discutibile.

La lettera scritta dagli avvocati di Apple agli avvocati di Motorola dove si parla della percentuale.

 

È possibile leggere sul sopracitato blog di Florian Mueller, infatti, che un tale tasso sarebbe stato in passato applicato da Motorola nel momento in cui ci sia stato uno scambio di licenze brevettuali, grazie al quale il prezzo delle licenze Motorola si sarebbe abbassato. Attualmente tra i licenziatari dei brevetti in questione si troverebbe anche Qualcomm, che produce i chip che si occupano delle comunicazioni radio sui prodotti Apple. Tale condizione porrebbe la Mela nella condizione di essere già indirettamente licenziataria dei brevetti e, dunque, rafforzerebbe le accuse di non rispetto dei termini FRAND.

Di recente sono stati richiesti dei decreti ingiuntivi presso corti statunitensi per far sì che alcune tra le principali aziende nell’ambito mobile rivelino quali sono i numeri dietro gli accordi con Motorola:

  • Nokia: Apple ha richiesto il decreto nel Distretto Settentrionale della California il 23 Gennaio 2012, ed è stato ottenuto il 27 Gennaio.
  • HTC: Apple ha fatto richiesta del decreto nel Distretto Occidentale di Washington il 24 Gennaio 2012.
  • LG Electronics: il decreto è stato richiesto nel Distretto Meridionale della California il 20 Gennaio 2012.
  • Ericsson: Apple ha richiesto il decreto nel Distretto Orientale del Texas il 20 Gennaio 2012. Sei giorni dopo ha annullato la richiesta volontariamente senza citare una motivazione.

L’obiettivo di Apple è dimostrare che Motorola ha richiesto una somma eccessiva che non le consentirebbe di mantenere l’attuale stato di produzione. L’obiettivo dichiarato è di dimostrare che Motorola sta cercando di ostacolare l’innovazione e di far bandire Apple dal mercato. Qualcuno la pensa diversamente.