La possibilità di sbloccare il bootloader sui device Android dovrebbe essere un diritto per ogni utente ma, come ben sappiamo, non tutti gli OEM sono d’accordo. In caso di bootloader bloccato le operazioni di modding più comuni vengono inevitabilmente castrate, così come la libertà di chi acquista smartphone e tablet . Fortunatamente il mondo del modding non si arresta davanti a nulla e proprio in queste ore è stata scoperta una vulnerabilità riguardante i processori Qualcomm tramite la quale è possibile sbloccare il bootloader di un gran numero di device.

L’exploit sfrutta una sorta di bug nell’implementazione del sistema ARM Trust Zone da parte di Qualcomm e riesce ad accedere – con privilegi di scrittura –  ad una zona della memoria normalmente inaccessibile. Una volta entrato, il software è in grado di eliminare le protezioni del bootloader.

Il metodo è stato testato su Nexus 5, Galaxy S4, Galaxy Note 3 e Moto X. Il Galaxy S5 e l’LG G3 sono apparsi invece invulnerabili all’attacco, segno che Qualcomm ha già provveduto a risolvere il problema.

Al momento non esistono software pubblici che sfruttino la vulnerabilità appena citata ma sarà solo questione di tempo prima che facciano la propria comparsa.

Via