Il multitasking è la possibilità (o capacità) di eseguire più operazioni contemporaneamente. Nella realtà spesso si dice che le donne sono “multitasking”, ovvero sanno gestire più compiti insieme, capacità che invece sembra mancare agli uomini – più perchè alle donne si richiede sin da piccole questa capacità che per una differenza reale tra i due sessi. Nell’informatica si parla di “multitasking” quando il sistema operativo è in grado di gestire in contemporanea più applicazioni aperte: in ambito desktop è diffusa da diverso tempo l’abitudine di tenere aperti contemporaneamente programmi come – ad esempio – un browser, un programma di videoscrittura e un lettore multimediale. In ambito mobile la questione è più complicata, poichè più applicazioni aperte nello stesso momento corrispondono spesso a molta batteria consumata. Alcuni sistemi operativi, come ad esempio iOS e Windows Phone 7, non fornivano supporto al multitasking proprio per l’eccessivo consumo di risorse di tale metodo di gestione.

Android ha fornito supporto al multitasking sin dalla prima versione e ne ha fatto, col tempo, uno dei suoi punti di forza. Il multitasking è sempre stato, però, “virtuale” nel mondo mobile: se nel mondo desktop esso può anche essere visuale grazie alla presenza su tutti i moderni sistemi operativi di finestre che rappresentano le applicazioni, nel mobile le applicazioni sono a tutto schermo ed è quindi impossibile avere una gestione visuale del multitasking. Il concept presentato da LG, chiamato Switch, si propone di colmare questo vuoto grazie alla presenza di uno schermo touchscreen su entrambi i lati del telefono per dare un’idea anche visuale e fisica della separazione tra due applicazioni – in ultima analisi proponendo un multitasking fisico, oltre che concettuale. Per cambiare applicazione basta capovolgere il telefono, ottenendo immediato accesso ad una nuova applicazione o a quanto era rimasto in sospeso precedentemente.

Il sito pocketnow.com suggerisce che non è la prima volta che un’idea simile viene proposta: già Kyocera con il suo Echo aveva ideato un telefono con un multitasking visuale, ma il successo di questa soluzione era stato pressochè nullo. La domanda quindi è lecita: un telefono del genere potrebbe avere successo presso il pubblico? Tralasciando gli aspetti di ergonomia (e.g. “ma il touchscreen posteriore rimane attivo?”), quanti lo comprerebbero e perchè?

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