Dopo avervi presentato Hiris, vogliamo ora soffermarci su un altro pezzo da 90, probabilmente il prodotto più innovativo che abbiamo visto al Wearable Tech Torino, nonostante la sua estrema semplicità. Si tratta infatti di un bracciale, senza schermo o tasti, un semplice cinturino a strap in tessuto che quasi non si nota quando indossato.

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In verità, all’interno sono incastonati una serie di elementi elettronici, che lo trasformano in un wearable ad alto tasso di tecnologia. Abbiamo intervistato Edoardo Parini Founder di GET che ci ha raccontato alcuni dettagli della sua creazione.

Che ne dite? Noi siamo stati molto incuriositi e stupiti dalla combinazione semplice di tecnologie già esistenti, che però creano un prodotto totalmente nuovo e promettente. E’ difficile rimanere impassibili di fronte al passaggio del suono tramite conduzione ossea, e da addetti ai lavori, possiamo dirvi che la qualità e soprattutto l’intensità sonora non sono affatto male. Tanto che siamo riusciti a sentire bene la musica trasmessa, nonostante il trambusto della fiera.

Se poi aggiungiamo le solite gesture e la possibilità di controllare apparecchi dotati di bluetooth, GET si prefigura come un indossabile veramente completo ed assolutamente discreto.

Rimangono solo 7 giorni per aderire alla campagna di crowdfunding su Eppela ma soprattutto pochissimi posti per ricevere un GET entro fine 2016, donando un minimo di 120 € (tenete presente che una volta in commercio, il prezzo al pubblico dovrebbe salire di circa il 40%).