Il “Superphone“: è (anche) questo l’argomento di cui Richard Yu, CEO di Huawei, ha parlato di recente alla World Internet Conference in Cina. Secondo il manager, infatti, a breve avremo la necessità di uno smartphone che non solo ci faccia navigare su internet, comunicare e telefonare, ma che sia in grado, tramite un uso molto marcato dell’intelligenza artificiale (AI), di aiutare attivamente il suo proprietario.

Questo bisogno nasce, sempre secondo Yu, dal fatto che ormai la quantità di dati che scambiamo ogni giorno sta diventando ingestibile per la mente umana, dunque un Superphone dotato di determinate caratteristiche sarebbe in grado di aiutare al meglio.

Yu ha ovviamente parlato di Huawei, che si sta già muovendo con interventi mirati in quattro settori: processori, connettività, cloud e dispositivi. Grazie ai progressi attesi in questi campi,

“The Superphone will be special because it will proactively interact with the physical world.”

Il super-smartphone sarà speciale perchè si interfaccerà attivamente con il mondo reale

Come può accadere ciò? Semplice, grazie a particolari sensori che dovrebbero riprodurre alcune delle facoltà umane: un sensore d’aria per l’olfatto, uno per il gusto, e così via, il tutto ovviamente regolato da un nuovo processore che, con l’intelligenza artificiale, sarà in grado di prendere decisioni ben ponderate.

I primi passi di Huawei verso il superphone sono già iniziati con Mate 9, che a detta della compagnia già sfrutta un algoritmo che auto apprende, in modo da “predire” le mosse dell’utente e rimanere così sempre fluido e veloce.