Richard Yu lo aveva promesso qualche mese fa e con un comunicato su Weibo lo ha confermato oggi. Huawei ha infatti superato l’incredibile soglia dei 100 milioni di dispositivi venduti in un anno, entrando in un club esclusivo che annovera Samsung ed Apple come soci da tantissimo tempo.

I numero realizzati da Huawei premiano la strategia di Huawei che punta, senza mezzi termini, a scalzare nientemeno che Samsung dalla vetta delle classifiche di vendita. Huawei ha dimostrato costanza e regolarità presentando nuovi dispositivi ad intervalli regolari, andando ad abbracciare tutte le fasce di mercato, dall’economico Honor Play 4C ad Honor 7, destinato a spopolare nella fascia media per finire con il bellissimo Huawei Mate 8, che vedrà la luce solo nel 2016 destinato a battagliare con i migliori top di gamma.

Huawei è uno dei pochi produttori cinesi con una forte presenza sul mercato europeo e per il 2016 è previsto il tanto atteso sbarco ufficiale negli Stati Uniti con Honor 5X e, soprattutto, Huawei Mate 8. Huawei inoltre sembra intenzionata ad aumentare il numero di dispositivi dotati di chipset HiSilicon Kirin, sviluppate e prodotte internamente e che si stanno dimostrando potenti ed affidabili.

Se Huawei ha raggiunto e superato il proprio obiettivo, i dati di vendita “condannano” Xiaomi, che anche quest’anno non riesce a raggiungere gli obiettivi prefissati. Lei Jun aveva affermato che il target di vendite per il 2015 si attestava tra gli 80 e i 100 milioni di dispositivi ma gli analisti prevedono un margine del 10% circa tra le previsioni ed i risultati effettivi.

Dovrebbero essere infatti “solo” 73 milioni i dispositivi venduti ma la notizia non sembra aver minimamente turbato Lei Jun che punta alla soddisfazione dei clienti e ad una possibile diversificazione del mercato. Xiaomi ha venduto 15 milioni di unità nel primo trimestre, 20 nel secondo, 18,5 nel terzo e dovrebbe superare nuovamente i 20 milioni nell’ultimo trimestre. In ogni caso si tratta del miglior risultato raggiunto nella breve storia di Xiaomi, che punta al 2016 per un ulteriore rilancio.

Via 1, Via 2