È un’abitudine ormai consolidata quella di sottoporre i nuovi smartphone a un teardown completo, che ne mette in evidenza le qualità costruttive e la disposizione interna dei componenti. Spesso inoltre si tratta di un ottimo metodo per capire la riparabilità da parte dell’utente finale, senza dover ricorrere a laboratori specializzati.

Dopo Huawei Mate 9, presentato poche settimane fa a Monaco di Baviera, e del quale potete visualizzare la nostra recensione completa, tocca oggi a Huawei Mate 9 Pro, la versione con display curvo presentata la scorsa settimana in Cina e riservata solamente a quel mercato.

Il teardown mette inoltre in evidenza le piccole differenze costruttive tra Huawei Mate 9 Pro e Huawei Mate 9, come l’assenza della seconda griglia inferiore, al cui posto troviamo il jack da 3,5 millimetri per le cuffie, una diversa linea delle antenne e la disposizione del flash LED e dell’autofocus laser.

Dopo aver rimosso le due viti sulla parte inferiore del dispositivo, il disassemblaggio non sembra particolarmente complesso e mette in evidenza una buona qualità costruttiva e una discreta modularità che permette una semplice sostituzione dei sensori fotografici, mentre nella parte bassa il danneggiamento del connettore USB Type-C comporterà la sostituzione della scheda elettronica che include il jack audio e molti connettori.

Vi lasciamo senza altri indugi alla sequenza fotografica del teardown completo di Huawei Mate 9 Pro.