Vista la sconfitta subita nell’ultima udienza, in cui è stata dichiarata colpevole dell’infrazione di due brevetti di Apple, la compagnia taiwanese HTC ha denunciato la rivale per infrazione di nove brevetti. Nove brevetti provenienti dal portfolio della californiana Google, originati nei laboratori di Palm (2), Motorola (4) e Openwave System (3). La cessione sembra essere avvenuta il primo Settembre, anche se non è dato sapere per quale entità monetaria. I brevetti coprono vari aspetti: dall’aggiornamento del software via wireless, ad un metodo di trasferimento dei dati tra un supporto e un microprocessore, un metodo per conservare le preferenze dell’utente, un metodo per fornire comunicazione continua tra software e modulo radio, fino a brevetti come un’interfaccia che provvede all’allargamento dei caratteri premuti sulla tastiera virtuale, un generico “metodo per presentare informazioni su un dispositivo mobile” e una barra di stato che fornisce informazioni su chiamate, messaggi di testo ed eventi del calendario. Tutto questo mette in gioco non solo iPhone e iPad, ma potenzialmente anche iPod, la linea di PC Mac, iCloud e iTunes.

L’intervento di Google nel caso è un caso emblematico: dopo aver subito accuse di non interesse verso i casi giuridici in cui sono stati coinvolti i partner e la promessa di difendere con ogni mezzo possibile l’ecosistema Android ed i produttori partner, Google ha iniziato l’azione di aiuto proprio a partire da HTC che è la più giovane fra le aziende partner e, quindi, la meno in grado di difendersi per la mancanza di brevetti. Will Strofega, analista presso l’IDC, ha dichiarato che “è una mossa che cambia le carte in tavola, perchè Google è interessata a proteggere i suoi licenziatari. Questo mostra che deve supportare i suoi clienti perchè questi la preferiscano rispetto ad altri”.

[Via Bloomberg.com]