Quando la vittoria di una battaglia legale non è piena ma lascia un minimo di possibilità di recupero all’avversario, piuttosto che schiacciarlo, Apple non è contenta. Per questo motivo la compagnia con sede a Cupertino, California, è ricorsa in appello per contestare il posizionamento ad Aprile della data di bando dei prodotti HTC. In una sentenza di Dicembre 2011, infatti, l’ITC (International Trade Commission) aveva dichiarato HTC colpevole di infrazione di un brevetto di Apple (sui cinque iniziali) e aveva sentenziato che HTC avrebbe dovuto modificare i propri prodotti per evitare l’infrazione o ritirare i prodotti dal mercato. Pochi giorni dopo la sentenza, HTC aveva annunciato di aver già provveduto a modificare il software incriminato così da non incorrere nel bando.

Pare, tuttavia, che questo “periodo di grazia” non sia stato gradito da Apple, anche perchè in questo modo HTC ha tempo fino ad Aprile di inviare l’aggiornamento per la rimozione delle funzionalità incriminate ai dispositivi coinvolti nel procedimento legale. Se la società taiwanese riuscisse a modificare i firmware di tutti i dispositivi coinvolti darebbe un bello schiaffo alle speranze di Apple di colpire quello che, al momento attuale, è il primo produttore di telefoni negli Stati Uniti. Ciò che è evidente, a questo punto, è che Apple non vuole vedere riconosciuti i diritti sui suoi brevetti, ma vuole solamente eliminare la concorrenza dal mercato.