Spesso ci siamo domandati quale sia il reale rapporto fra Huawei e Honor e perché le due realtà offrano soluzioni a volte simili a prezzi molto differenti tra di loro. A queste e a molte altre domande ha risposto Zack Zhang, vice presidente di Honor USA, nel corso di una lunga intervista con Mario Serrafero, editore capo di XDA.

Huawei e Honor si distinguono principalmente per target e modello di vendita: mentre Huawei è un brand globale destinato alle masse e che utilizza i tradizionali canali commerciali, Honor punta decisamente al popolo dei millennials, e opera esclusivamente online, proprio per raggiungere al meglio il proprio target.

Questa scelta ha ovviamente influenzato la politica dei prezzi, molto più aggressivi nei prodotti Honor che devono scontrarsi con le tante realtà, come Xiaomi e OnePlus, che operano quasi esclusivamente sul web. Honor 8, ad esempio ha quasi le stesse caratteristiche tecniche di Huawei P9 eppure il prezzo di vendita è decisamente inferiore.

Honor condivide il pool tecnologico con la casa madre, accelerando così lo sviluppo di nuovi prodotti ma è indipendente dal punto di vista del design e punta a diventarlo anche nella realizzazione dell’interfaccia. Honor ha da poco lanciato la fase di beta testing per Android 7.0 Nougat e EMUI 5.0 su Honor 8 e conta di apportare parecchie modifiche in base ai feedback raccolti dagli utenti.

L’introduzione del drawer delle applicazioni e dovuta soprattutto alle richieste degli utenti che avevano difficoltà con l’interfaccia di EMUI, della quale però hanno sempre apprezzato le funzionalità. Per gli appassionati di modding sono in arrivo tantissime novità.

Uno dei punti deboli dei dispositivi Honor e Huawei è la presenza dei chipset HiSilicon Kirin, sviluppato internamente dal produttore cinese ma refrattari al modding a causa dell’assenza dei codici sorgenti. Zhang è al lavoro proprio con la community di XDA per pubblicare le risorse necessarie affinché gli sviluppatori possano iniziare a lavorare sulle custom ROM per i dispositivi dotati di chipset Kirin che sono installati in diverse decine di milioni di smartphone commercializzati ogni anno.

Il 2017 sarà un anno caratterizzato da ulteriori espansioni ma anche dal mantenimento delle promesse effettuate: Honor vuole garantire una maggiore rapidità negli aggiornamenti, con un occhio di riguardo per le patch di sicurezza, un aspetto sempre più importante per i consumatori.

Alla fonte potete leggere l’intervista completa con considerazioni sul mercato attuale e la concorrenza.