L’universo delle funzioni smart associate ai telefoni è in continua espansione, ma questa volta sembra davvero destinato ad una rivoluzione. L’ultimo sensore in via di sviluppo è uno scanner molecolare, tecnologia non molto recente, ma che ora potrebbe essere miniaturizzata e integrata negli smartphone.

Questa unità, al momento usata in particolari ambiti (ad esempio negli aeroporti dalla polizia di frontiera), potrebbe finalmente entrare nella vita di tutti i giorni ed essere usata per molti scopi, dal calcolare la quantità di grassi in un cibo, fino all’esame della composizione di un farmaco.

Il prototipo del sensore

Il prototipo del sensore

Lo scanner SCiO di Consumer Physics è uno spettroscopio nel vicino infrarosso (NIR), uno strumento che analizza il pattern di assorbimento di un campione in risposta all’emissione di una radiazione elettromagnetica a bassa energia. Il risultato, analizzato dal sistema, restituisce un’analisi quantitativa delle molecole presenti e un’impronta digitale molto precisa del materiale in questione. I dati vengono poi caricati in un database online per creare una mappa dei materiali nel mondo e della loro composizione chimica.

Scanning cheese

Dopo il successo della campagna Kickstarter del 2014, Consumer Physics si appresta a integrare il suo prodotto SCiO in un chip installabile direttamente negli smartphone, portando un costoso ed ingombrante strumento di laboratorio direttamente nelle nostre tasche. L’idea della startup israeliana è di portare il proprio sensore in ogni smartphone entro il 2021. Non sappiamo se ci siano già aziende pronte a scommettere in questa realtà, ma tra un paio di anni questa potrebbe essere davvero una killer feature.

Lo scanner in funzione

Cosa ne pensate? Vi interessa l’idea di analizzare le cose intorno a voi?

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