Se avete mai pensato che fossero nVIDIA o Samsung a dominare il mercato della produzione di processori per smartphone e tablet, vi sbagliavate. La californiana Qualcomm è da anni leader indiscusso di mercato, con più del 50% di market share (facilmente visibile nel grafico più in basso). Per opporsi a questa dominazione pressoché totale, alcune compagnie più piccole hanno stretto un accordo per combinare le proprie forze: l’operatore giapponese NTT DoCoMo, Panasonic, Fujitsu Semiconductor, NEC e la koreana Samsung hanno stretto accordi per creare una joint-venture fabless (ovvero senza impianti produttivi di proprietà) con l’intento di sviluppare “prodotti nel mercato dei semiconduttori con caratteristiche avanzate, di piccole dimensioni, dai bassi consumi ed equipaggiati con funzionalità modem”.


Dal comunicato stampa si evince come la nuova società si prefigga l’obiettivo di sviluppare soluzioni LTE e LTE-Advanced che verranno vendute in tutto il mondo, con l’intento non dichiarato di ridurre la dipendenza dei produttori di dispositivi mobile da Qualcomm. Secondo i piani, la partnership dovrebbe essere finalizzata per Marzo 2012. I vantaggi di questa mossa sono chiari: aumentando la concorrenza è più probabile che i prezzi dei chip scendano, facendo diminuire anche i prezzi dei dispositivi e stimolando l’innovazione. Una maggiore possibilità di scelta è sempre un bene per l’utente finale, il quale può decidere per quale opzione optare.