Uno dei vantaggi più conosciuti della tecnologia AMOLED è sicuramente quello di avere un basso consumo energetico quando il display contiene pixel scuri o, meglio ancora, neri. Si tratta di una caratteristica molto importante, visto che il display è il componente più assetato di energia ed il principale responsabile del consumo della batteria. Ma è davvero così?

La teoria alla base di tutto è molto semplice: i LED richiedono meno energia quando sono più scuri, ed un LED nero è spento, quindi non richiede alimentazione. I pannelli LCD usano una retroilluminazione che resta accesa anche quando i pixel sono neri. Vengono attivati dei filtri che bloccano il passaggio della luce, ma la retroilluminazione è ancora in funzione, quindi consuma energia. Possiamo quindi dedurre che uno schermo AMOLED è più efficiente di uno LCD nella visualizzazione dei neri. Qualcuno commette l’errore di relazionare i colori alla luminosità: in realtà il risparmio esiste solo con il nero completo (quello con valore esadecimale #000000), tutte le altre scale di grigio comportano un consumo di energia.

Se la resa dei neri è il punto di forza degli AMOLED, il loro tallone d’Achille è la riproduzione dei colori vivaci e dei bianchi, che comporta un maggiore consumo di batteria. È dunque possibile risparmiare batteria con uno schermo AMOLED utilizzando un’interfaccia prevalentemente nera?

A questa domanda prova a dare una risposta GreenBot con un test eseguito su un Motorola Moto X 2014 in maniera molto semplice, ovvero tramite un’app che registra il consumo della batteria in mAh. L’approcio non è certamente scientifico, tuttavia restituisce dei dati molto realistici. Non esistendo un modo preciso per conoscere il reale consumo dello schermo, la prova aveva lo scopo di stabilire se esistesse una differenza di consumi tra le interfacce chiare e quelle scure. La luminosità dello schermo è stata impostata al 50% ed il timeout fissato in 30 minuti per la durata di ciascun test.

A questo punto è stata avviata l’app Reddit Sync che è dotata di una modalità AMOLED con interfaccia prevalentemente nera. L’app di registrazione del consumo ha rilevato l’assorbimento di corrente ogni 60 secondi per la durata dell’intero test, eseguito una volta con l’interfaccia scura AMOLED ed una con la tradizionale interfaccia chiara.

AMOLEDB

In questo grafico possiamo vedere un campione delle misurazioni e la media relativa all’intero test. Si nota in maniera evidente come il consumo dell’interfaccia scura sia sensibilmente inferiore a quello dell’interfaccia chiara tradizionale con una differenza complessiva del 41%.

Cosa possiamo dedurre da questo test? Sicuramente l’uso di interfacce scure in smartphone dotati di schermi AMOLED garantisce un risparmio della batteria. Ovviamente il risparmio dipende dall’utilizzo che ne fate ma, ipotizzando un uso intenso con molte ore di schermo acceso e con le giuste app, possiamo presumere che il risparmio si aggiri sul 15-20%, garantendovi così almeno un’ora aggiuntiva di utilizzo, il che è un risultato sicuramente interessante.

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