Negli ultimi mesi sta crescendo il malcontento tra gli utenti in seguito alle continue rimodulazioni effettuate dagli operatori telefonici. Sono tanti e continui gli interventi sui quali vigila l’AGCOM, il Garante per le Comunicazioni, che irroga continue sanzioni considerate troppo spesso “morbide”.

Per cercare di fare maggiore chiarezza abbiamo fatto quattro chiacchiere con una fonte interna a Kolme. Si tratta dell’unico Master Dealer italiano di Tre Italia, che coordina le attività di oltre 2500 dealer sul territorio nazionale e ha quindi sempre sotto controllo il polso della situazione.

Il ragionamento parte dalla recente rimodulazione dell’opzione 4G LTE di Tre Italia ma la situazione era già in evoluzione da alcuni mesi. TIM, Vodafone e Wind hanno ridotto la durata delle tariffe da 30 a 28 giorni, aumentando di fatto da 12 a 13 le mensilità presenti in un anno e tale novità è stata recentemente introdotta anche nella telefonia fissa.

Moltissime opzioni, come il “Ti ho cercato”, i servizi di infosoglie e credito residuo o gli avvisi di chiamata, sono diventati a pagamento, cifre piccole ma fastidiose se sommate tra di loro. Le tariffe più convenienti, stipulate tra il 2013 e il 2014, sono state rimodulate verso l’alto, facendo corrispondere agli aumenti economici l’innalzamento di alcune soglie. Infine il traffico Internet, che finora veniva “strozzato” al superamento delle soglie, viene inesorabilmente bloccato una volta esaurito il traffico incluso nell’offerta.

Tutto questo succede per la tanto decantata concorrenza, che sta uccidendo inesorabilmente gli operatori, vittime delle loro stesse manovre. I margini sono crollati drasticamente e la somma del fatturato degli operatori è calata del 25% negli ultimi cinque anni, seguendo quello che è un trend dei principali paesi europei. Per maggiori dettagli su queste cifre vi rimandiamo al “Rapporto sulla filiera delle Telecomunicazioni in Italia” Edizione 2015 consultabile a questo indirizzo.

Ad un drastico calo degli utili gli operatori possono rispondere in molti modi: tagliando parte della forza lavoro, disinvestendo sul mercato italiano o riducendo il numero di negozi presenti sul territorio. Oppure possono cercare un altro modo per recuperare gli utili persi nel modo più odioso possibile per i clienti: le rimodulazioni.

Si tratta di un metodo fastidioso, che deteriora il rapporto cliente-operatore ma che secondo i gestori telefonici è indispensabile per garantirne la sopravvivenza. In passato, ad esempio, Vodafone ha provato ad aumentare le tariffe giustificandole con una maggiore qualità del servizio ma il risultato è stato catastrofico ed ora l’operatore rosso è tra i più aggressivi con offerte mirate a sottrarre clienti alla concorrenza.

Il consumatore si sente punito da un “sistema” che si fa beffe degli accordi sottoscritti ed interviene a proprio piacere, lasciando all’utente la libertà di non accettare le nuove proposte passando ad un altro operatore. Ma è davvero tutta colpa degli operatori? Secondo la nostra fonte no.

I clienti della telefonia mobile non sono per niente fedeli, tendono a cambiare frequentemente operatore solo per poter approfittare di nuove e particolari offerte. Il cliente mobile italiano è esigente in fatto di qualità ma non è disposto a pagare per averla: ad un costo basso deve comunque corrispondere un servizio impeccabile ma secondo gli operatori questo non è possibile.

I costi sostenuti per portare, ad esempio, la rete 4G in un numero sempre crescente di città, non sono trascurabili e per questo gli operatori cercano di sostenerli a spese degli utenti. Per contro va sottolineato come siano stati proprio gli operatori ad “abituare” in un certo senso i clienti, iniziando alcuni anni fa una guerra al ribasso che ha portato a questi inevitabili risultati.

Una volta che il cliente è stato abituato ad avere un certo servizio ad un costo molto basso è difficile convincerlo che è necessario fare qualche sacrificio per riuscire a rimanere a galla. Entrambe le parti dovranno quindi metterci tanta buona volontà: gli operatori impegnandosi a mantenere i patti evitando le rimodulazioni e gli utenti che dovranno puntare sempre più alla qualità del servizio evitando di basare le loro scelte solamente sul prezzo.

Cosa ne pensate della situazione? Siete soddisfatti del servizio che vi offre il vostro gestore o ritenete di essere stati maltrattati? Fatevi sentire attraverso il box dei commenti.