Vi ricordate dell’acquisto di Waze da parte di Google? La startup israeliana era riuscita a ottenere un certo successo e, proprio in virtù di questo, era stata nella lista delle società da acquisire di grandi nomi come Google ed Apple. Ora Noam Bardim, CEO di Waze, rivela alcuni retroscena prima sconosciuti dell’acquisizione della società da parte di Google.

In un post su LinkedIn, Bardim ha confermato che l’azienda di Mountain View ha pagato ben 1.15 miliardi di dollari per acquisire la startup israeliana. Si era parlato di una cifra tra 1.1 miliardi e 1.3 miliardi, ma la cifra precisa non era stata finora rivelata. Non si sa quanto sia stato versato in cash e quanto in azioni.

Bardim ha anche fatto luce (anche se indirettamente) sul perché Waze abbia deciso di vendere – una cosa che pochi sono riusciti a comprendere. Bardim afferma che il team avrebbe preferito rimanere indipendente, ma ha ricevuto pressioni dai finanziatori:

Uno degli errori di Waze è stato la valutazione dei suoi finanziamenti di serie A [i primi nella storia di una società: approfondimento] che hanno significativamente ridotto [il potere] dei fondatori. Magari, se avessimo avuto il controllo della società come l’avevano i fondatori di Facebook, Google, Oracle o Microsoft, Waze avrebbe potuto essere ancora oggi una società indipendente.

Nel Marzo del 2008 Waze aveva ricevuto 12 milioni di fondi di serie A. Anche se, ora del 2011, tale somma era pari ad appena il 20% del totale dei fondi ottenuti, pare che i finanziatori avessero sufficiente potere da poter fare pressioni sulla vendita.

Non ci sarebbero quindi scelte precise di business dietro quest’acquisizione (come potevano essercene con Nest), ma solo pressioni dovute agli appetiti dei finanziatori.

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