Ricerca Google beta si sta aggiornando in questi giorni alla versione 6.2: le novità visibili sono poche ma si possono notare davvero moltissimi cambiamenti ancora nascosti come “Ok Google” direttamente dentro Maps o da Android Auto e nuovi dettagli riguardo Google Assistant e Google Home.

Come i colleghi di AndroidPolice hanno affermato, queste funzioni sono state estrapolate attraverso un teardown dell’APK e non è sicuro al 100% che vengano implementate ufficialmente nelle prossime release.

“Ok Google” su Maps e Android Auto

L’azienda di Moutain View ha introdotto già da parecchio tempo la possibilità di poter attivare il riconoscimento della hotword “Ok Google” da tutte le schermate ed oggi ha aggiunto la base per fare medesima cosa su Google Maps e Android Auto. Ciò servirà sicuramente a tutti coloro che non vogliono avere Google Now ovunque ma solo quando servono assolutamente dei comandi vocali per evitare di distrarsi mentre si sta guidando.

ok-google-hands-free

<string name=”hotword_pref_title_during_gmm_navigation”>While driving</string>
<string name=”hotword_pref_summary_during_gmm_and_androidauto_navigation”>Works in Google Maps and Android Auto</string>
<string name=”hotword_pref_summary_during_gmm_navigation”>Works in Google Maps</string>
<string name=”hotword_pref_summary_during_androidauto_navigation”>Works in Android Auto</string>

Molte novità su Google Assistant

Google starebbe lavorando molto assiduamente anche su Google Assistant, la nuova grande funzione di Google presentata all’I/O di quest’anno. Nella versione 6.2 beta sono trapelate, infatti, alcune impostazioni tra cui la personalizzazione e la gestione dell’esperienza grazie alle voci “Account”, “Attività” e “Su di me” che potrebbero identificare qualche altro sotto-menù dedicato.

Una seconda sezione ci indica tutte le funzioni che si possono svolgere con Assistant in base al dispositivo che stiamo utilizzando: ne troviamo alcune piuttosto comuni come musica, notizie e briefing della giornata ma anche altre molto interessanti come il carrello della spesa (al Google I/O hanno fatto vedere l’acquisto di un biglietto semplicemente chiedendolo vocalmente, ricordate? NdR), “Connected Home”, Google Cast, “Services” ed altro.

Tra i dispositivi selezionabili, invece, troviamo solamente le diciture “Nexus” e “Google Home” come se l’azienda volesse mantenere l’esclusività di Assistant per i propri terminali, almeno per il momento.

Aggiunta e configurazione dei dispositivi Google Home e Assistant

In questa nuova beta sembrano esserci anche alcuni suggerimenti su come configurare e organizzare tutti i terminali connessi all’ecosistema Google grazie a quattro tab specifici. Si potrà, infatti, aggiungere un nuovo dispositivo, assegnargli un nickname per riconoscerlo più facilmente e posizionarlo nel gruppo Room ed in quello Groups.

Per il momento si è compreso che un terminale, Google Cast o simile, potrà essere salvato in più gruppi ma in una sola room: ciò faciliterà l’attivazione di più dispositivi per un comando vocale come, ad esempio, “ascolta musica”.

<string name=”assistant_settings_home_devices_title”>Devices</string>
<string name=”assistant_settings_home_rooms_title”>Rooms</string>
<string name=”assistant_settings_home_groups_title”>Groups</string>
<string name=”assistant_settings_home_tab4_title”>Tab 4</string>

<string name=”assistant_settings_home_add_device_title”>Add a Device</string>
<string name=”assistant_settings_home_device_nickname”>Nickname</string>

Insomma le novità sono davvero moltissime e per ora sono tutte sotto il cofano: non ci resta altro che aspettare il rilascio ufficiale e controllare la compatibilità delle lingue di Google Assistant.