Stando a fonti attendibili, Google avrebbe sospeso Project ARA per concentrare e ottimizzare gli sforzi della divisione hardware dell’azienda. Nonostante il colosso statunitense abbia annunciato che nel corso dell’inverno sarebbero stati spediti i primi dispositivi dedicati agli sviluppatori e che le vendite al pubblico si sarebbero aperte nel 2017, pare che lo smartphone modulare di Google sia ora fermo con le quattro frecce. La notizia sembra confermata da fonti attendibili, ma usiamo il condizionale nell’attesa dell’annuncio ufficiale da parte di Google.

Da un lato potrebbe essere una buona notizia per i fanatici dello smartphone totalmente modulare. Infatti, le ultime notizie hanno un po’ deluso coloro che si aspettavano di poter presto acquistare questa nuova tipologia di smartphone. Inizialmente, il progetto era pensato per poter sostituire letteralmente ogni componente del dispositivo, ma ultimamente Google ha cambiato le carte in tavola dicendo che la base degli smartphone avrebbe integrato il processore ed altri componenti chiave.

A proposito della sospensione del progetto da parte di Google, Dan Makoski, il fondatore di Project ARA, ha dichiarato: “È deludente per la squadra che ha lavorato duramente al progetto per renderlo concreto e scoraggiante per i fan in tutto il mondo che non vedevano l’ora di avere ARA nelle proprie mani.” Makoski ha speso anche due parole su Google (che in passato ha già criticato pesantemente) affermando: “Personalmente sono dispiaciuto che sia mancato il coraggio di portare a termine il progetto. Tuttavia conosco e rispetto Rick Osterloh (attuale responsabile del progetto) visto che è stato tra i pochi dirigenti che mi hanno incoraggiato quando ho presentato l’idea. Penso che abbia avuto i suoi buoni motivi per posticipare il progetto.”

Per il momento, pare che Project ARA non si concretizzerà, almeno, non da parte di Google. Tuttavia la modularità degli smartphone è tutt’altro che morta, infatti al momento esistono già diversi progetti simili, tra i più importanti citiamo THOR e Nexpaq, su quest’ultimo è al lavoro anche lo stesso Dan Makoski.