Sia ad Oracle che a Google era stato richiesto dal giudice che si sta occupando della contesa legale, il giudice Alsup, di effettuare una valutazione dei pagamenti che Google dovrebbe ad Oracle nel caso in cui questa fosse vincitrice. Ad entrambe le parti era stata chiesta una relazione di 10 pagine a riguardo e, anche se nessuna delle parti è stata in grado di consegnare 10 pagine esatte (6 pagine Google, 7 pagine Oracle), i risultati sono stati interessanti.

Secondo Google (relazione) bisogna attenersi a due metodi individuati in passato: uno, che è considerato il più corretto, prevede di rimanere fedeli ad una dichiarazione presente una precedente relazione di Oracle (e approvata dalla Corte) e darebbe quindi pari valore a tutti i 22 brevetti principali detenuti da Oracle in campo mobile; il secondo metodo, definito “non corretto”, prevede invece che si dia un valore maggiore ai sei brevetti usati da Oracle in questa causa rispetto agli altri 16, ma questi sei avrebbero valore identico. Il problema è che i brevetti in discussione sono passati da 6 a 2, e attualmente Oracle può contare solo su 2 brevetti per far leva su Google. La voce più importante in entrambi i casi è quella relativa all’infrazione del copyright, che è in ogni caso in funzione dei brevetti coinvolti.

Metodologia 1 (“corretta”)

Brevetto ‘104 $4.7 milioni
Brevetto ‘205 $0.2 milioni
Copyrights $32.6 milioni
Totale $37.5 milioni

Metodologia 2 (“non corretta”)

Brevetto ‘104 $12.5 milioni
Brevetto ‘205 $0.5 milioni
Copyrights $32.6 milioni
Totale $46.6 milioni

Nel primo caso, il valore del brevetto 104 è quasi un terzo rispetto alla seconda. Questo perchè il valore dei 6 brevetti usati da Oracle è superiore agli altri, e ne consegue una superiore valutazione dei danni. In ogni caso la voce relativa al copyright è quella più importante e vale 32.6 milioni in tutti e due i casi. Tenete bene a mente questo, perchè è qui che risiede l’aspetto più divertente della faccenda.

 

Oracle comincia la sua relazione affermando che c’è stato un errore nei calcoli della Corte riguardo al valore dei copyright. La cosa interessante, però, è la stima che Oracle fa riguardo il valore del copyright:

Brevetto ‘104 $4.1 milioni
Brevetto ‘205 $0.5 milioni
Copyrights $27.7 milioni
Totale $32.3 milioni

Come potete constatare, il valore del copyright proposto da Oracle è più basso di quello proposto da Google! Siamo quindi passati da 6 miliardi di richieste, un anno fa, a 32 milioni di dollari – circa un trentatreesimo. È divertente anche vedere come Oracle stessa valuti meno la voce del copyright rispetto a Google. Secondo la compagnia di Larry Ellison, 27.7 milioni è il valore “più basso possibile”, anche se non è chiaro come sia stato determinato.

Oracle ha anche chiesto di poter correggere le proprie posizioni relativamente al brevetto 205. La società riconosce che la richiesta potrebbe essere definita “opinabile” dalla Corte se si procedesse a processo fra 6 giorni, ma afferma che preferisce mantenere aperta questa possibilità nel caso in cui il processo non dovesse iniziare il 16 Aprile. Tale possibilità è molto remota, e Oracle vede avvicinarsi sempre più il “giorno del giudizio”. La richiesta sembra basarsi, in ogni caso, su questioni su cui il giudice ha già dato il proprio parere – differente da quello di Oracle.

La società di Redwood Shores pare essere davvero in grave difficoltà. Forse sarà la volta buona che riceverà una lezione di umiltà e cominci a guardare più al dito, e meno alla Luna.