Oracle e Google andranno a processo, viste le infruttuose udienze preliminari che hanno sostenuto in questi mesi. L’ultimo tentativo da parte di Google di raggiungere un compromesso è stato totalmente fallimentare, dunque il magistrato ha ammesso che “alla fine, certi casi devono andare a processo” e ha confermato il 16 Aprile – domani – come data d’inizio. Oracle entra nell’arena con già le ossa rotte, grazie all’opera di Google che ha eliminato quasi tutte le armi brevettuali a disposizione del colosso di Redwood Shores.  Solo due brevetti rimangono nelle mani di Oracle, e alcune parti saranno con ogni probabilità invalidate dallo United States Patent and Trademark Office.

Oracle sta attaccando Google con l’unica arma reale rimastale, il copyright. Tale strategia, però, potrebbe non pagare. Il giudice William Alsup, che si occuperà del caso, è noto per aver già espresso la sua opinione circa il caso: Oracle ha i piedi sulle sabbie mobili e deve fare molta attenzione ai suoi movimenti. La possibilità che big G vinca è abbastanza elevata, dopotutto. Da domani vedremo che corso prenderà questo caso, che si preannunciava come catastrofico per Google e che si sta rivelando una proverbiale “zappa sui piedi” per Oracle.