La commissione antitrust dell’Unione Europea ha decretato che Google dovrà cambiare la sua posizione e il modo in cui propone i suoi prodotti se non vorrà andare incontro a sanzioni. Joaquin Almunia, capo della commissione, ha affermato che la concorrenza di Google “ha fornito nuove prove e argomenti solidi che vanno contro molti aspetti delle ultime proposte formulate da Google” per chiudere il caso. Google è stata informata della decisione e deve ancora comunicare una risposta.

Il problema intorno a cui verte tutta la vicenda è il modo in cui Google propone i suoi prodotti e quelli delle società concorrenti nei suoi risultati di ricerca. Secondo i suoi avversari, infatti, Google privilegerebbe eccessivamente i suoi prodotti a discapito di quelli della concorrenza – un comportamento che sarebbe lecito in condizioni normali, ma che diventa insostenibile quando si ha il 90% del mercato delle ricerche online. Google aveva proposto di mostrare tre servizi concorrenti accanto ai suoi, ma questa soluzione non è piaciuta.

Microsoft ha infatti condotto uno studio che ha evidenziato come gli utenti fossero il 99% più propensi a scegliere i servizi di Google se questi erano messi accanto a quelli forniti da altre società. Per questo motivo la proposta di Google è da rigettare. Anche Almunia, che inizialmente difendeva la proposta di Google, si è convinto che questa non sia una soluzione e ha deciso di chiedere una nuova proposta a Google.

Un mercato della ricerca più variegato non può che portare benefici a tutti, in primis agli utenti. Speriamo che davvero questi interventi servano a qualcosa.

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