I Google X Labs sono la fucina delle nuove idee del colosso di Mountain View, il luogo dove i progetti più segreti prendono vita. È il caso dei Google Glass, dei palloni aerostatici per Internet, delle auto senza conducente e delle lenti a contatto per il monitoraggio biometrico. Grazie ad una video intervista di TheAtlantic veniamo a conoscenza di un nuovo interessante progetto del team Google X.

Gli scienziati al lavoro nei laboratori segreti di Mountain View, hanno prodotto pelle umana sintetica per ricoprire alcune braccia artificiali. In realtà il progetto riguarda un braccialetto in grado di riconoscere le cellule cancerogene e la pelle serve per verificare la bontà della soluzione trovata. L’intero procedimento comincia con l’assunzione di una pillola contenente nanoparticelle il cui scopo è cercare cellule cancerogene.

Quando le nanoparticelle trovano la cellula malata vi si aggrappano, rendendola letteralmente luminosa. A questo punto le nanoparticelle vengono attratte dal braccialetto a causa della loro carica magnetica. Per essere sicuri che queste cellule illuminate siano visibili attraverso la pelle umana, i Google X Labs hanno quindi creato questa pelle sintetica, disponibile in vari spessori e tonalità, per replicare la pelle delle varie etnie del genere umano, applicandola ad un braccio artificiale all’interno del quale scorrono le nanoparticelle.

Molto probabilmente non vedremo a breve un braccialetto in grado di riconoscere le cellule cancerogene nel nostro corpo, ma è interessante conoscere l’approccio utilizzato dagli scienziati di Google X in questo caso. Vi lasciamo con il filmato dell’intervista nella quale Andrew Conrad, capo di Google Life Sciences, illustra il nuovo progetto.

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