Tre giorni da Google ha presentato i primi smartphone “made by Google“, suscitando reazioni contrastanti nel pubblico e tra gli addetti ai lavori. Nei novanta minuti della presentazione Sundar Pichai e i suoi collaboratori hanno illustrato le meraviglie del nuovo smartphone che per la prima volta sembra in grado di competere ad armi pari con qualsiasi dispositivo presente sul mercato.

Una cosa però ha reso questa presentazione profondamente diversa da quelle che, dal 2010 ad oggi, hanno accompagnato gli smartphone di Google, prodotti in precedenza con il marchio Nexus. Negli scorsi anni lo smartphone di Google è stato realizzato in collaborazione con partner di altissimo livello, presenti all’evento e con un ruolo ben definito nella progettazione e nella realizzazione.

Google Pixel invece sembra essere una creazione partorita esclusivamente da Big G che neppure per una volta ha nominato la società che ha realizzato, dal punto di vista fisico, gli smartphone. Chi non segue assiduamente le vicende del mondo Android non è in grado di dire chi è il partner scelto per costruire i Google Pixel e questo cambio di rotta potrebbe rendere difficile trovare un partner di altissimo livello per i prossimi dispositivi.

Non è un caso che Huawei, il partner prescelto per la realizzazione dei Google Pixel, abbia gentilmente declinato l’offerta dopo aver saputo che il proprio nome non sarebbe comparso in nessun modo sullo smartphone. HTC ovviamente si dichiara entusiasta di essere stata nuovamente scelta da Google, dopo Nexus One e, soprattutto, HTC Dream, il primo smartphone al mondo con Android a bordo.

Per HTC si tratta di un ritorno alle proprie origini, come sottolinea l’analista Avi Greengart, visto che la società taiwanese ha lanciato il proprio brand solo nel 2009 e in precedenza si occupava della costruzione di smartphone per conto di altri brand, come HP e Palm.

Google dal canto suo sottolinea che l’assenza del brand HTC è dovuta al fatto che Google Pixel è uno smartphone di Google, realizzato con componenti di altissima qualità prodotti da diversi partner e assemblati per offrire un’esperienza utente impareggiabile. Qualunque sia il quantitativo di smartphone venduti, HTC non ricaverà molta pubblicità da questa partnership e sembra che prossimamente a Mountain View non ci sarà la fila di produttori che chiedono la possibilità di collaborare alla realizzazione di nuovi smartphone.