Google, col passare del tempo, ha costruito un ecosistema che integra un numero sempre maggiore di servizi: questo consente a molti di noi di tenere tutto sotto controllo e organizzato con un solo account, anche su dispositivi diversi: una gran comodità. Purtroppo, però, c’è un evidente difetto in questo sistema: se possedete un account commerciante (ad esempio per vendere applicazioni sul Play Store), Google non vi lascerà cambiare paese.
In apparenza sembra non essere un grosso problema; una volta riflettutoci su, invece, ci si rende conto di tutti i disagi che questa limitazione comporta. Pensateci bene. Magari lavorate per un’azienda italiana, avete il vostro account Google Merchant, che utilizzate quotidianamente, unito a quello personale, e il vostro datore di lavoro vi ricolloca per un anno negli Stati Uniti.
Non vedete l’ora finalmente di avere accesso a Google Fi, YouTube Red, il Google Store americano (con prezzi americani): mi spiace, ma non sarete in grado di cambiare il vostro paese in Stati Uniti. Commercianti una volta, commercianti per sempre.
Quali soluzioni ci sono, quindi? La prima che ci viene in mente è quella di creare un nuovo account da zero, impostando nuovamente tutti i servizi a cui eravate iscritti, i preferiti di Chrome, i canali YouTube, i file su Google Drive. A parte l’evidente scomodità del processo, dovete considerare che l’account commerciante rimarrà non modificabile per sempre.
Qual è, dunque, la morale della favola? Il nostro consiglio è questo: se avete intenzione di creare un account commerciante, createlo separatamente dal vostro profilo personale. Non è la soluzione migliore per la comodità, è vero, ma almeno sarete sicuri, in caso di trasferimento, che potrete selezionare il paese in cui andrete a vivere, usufruendo di tutti i servizi disponibili.