Una nuova legge approvata in Spagna nei giorni scorsi prevede che, nel momento in cui si metta a disposizione del pubblico, attraverso servizi elettronici, del contenuto o un frammento di esso, debba essere riconosciuto all’editore il diritto inalienabile di ricevere un compenso. Tradotto in parole povere, significa che ogni aggregatore di contenuti deve riconoscere una piccola somma per ogni notizia che pubblica, indipendentemente dalla volontà dell’editore di farsi pagare.

Sembra che a farne le spese sarà proprio l’informazione spagnola in quanto Google ha deciso di rimuovere gli editori spagnoli da Google News e di chiudere, a partire dal 16 Dicembre, Google News in Spagna. Big G giustifica così la propria decisione:

” Questa nuova legge impone alle testate di richiedere un compenso a Google News per mostrare anche piccoli snippet del loro testo, indipendentemente dal fatto che queste vogliano farsi pagare o no. Dal momento che Google News non genera ricavi (non mostriamo nessuna pubblicità sul sito) questo approccio semplicemente non è sostenibile.

Ecco la dimostrazione di come una legge che sembrava nata allo scopo di tutelare gli editori rischia di trasformarsi in un boomerang, portando più svantaggi che vantaggi.

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